venerdì 31 dicembre 2010

toh, siamo quasi nel 2011

ma se ... nella vignetta nel post precedente sostituissi "christmas" con "31 December", gli auguri varrebbero lo stesso, vero?



vignette a parte, a chi legge questo blogghino, a chi scrive nei commenti in questo blogghino, alle mie amiche e ai miei amici splinderiani, alle mie amiche e ai miei  amici non solo splinderiani, auguro che il 2011 sia...



(ognuno esprima il proprio desiderio, che io qui mica sono capace di pensare per tutti)






martedì 21 dicembre 2010

ops,

forse nel mio post precedente mi ero confusa, o distratta, ma mi è venuto in mente che se nelle prossime ore il tempo accelerasse un po' certo non mi dispiacerebbe.



al solito, solo un po', che qui mica si pretende troppo.

e comunque solo nelle prossime ore, sia chiaro.








lunedì 20 dicembre 2010

fermiamolo



DSC00217





Ma non è che possiamo fermarlo un attimo, questo mondo?

Oh, non dico per sempre, ma così, solo per un po'...




apdeit suggeritomi dalla mia amica gattarandagia, che io mica ci avevo pensato:

e già che ci siamo, fermiamo anche il tempo.























martedì 14 dicembre 2010

sorry, I forgot



C'è che quando una alla mattina conferma che sarà presente a una cena la sera stessa, e poi se ne dimentica completamente e va a casa anziché andare alla cena... oh, non sta perdendo colpi.

Si spera che abbia altro a cui pensare.






giovedì 9 dicembre 2010

degli aeroporti e delle vetrine


Oggi pomeriggio e in serata ho bazzicato per aeroporti. Per un bel po’ mi sono guardata attorno, e ho osservato la gente che andava e veniva. E ho pensato che in giro ci sono un sacco di persone che girano per gli aeroporti e nella vita beati felici tranquilli senza farsi problemi su come sono o non sono.



 Mica come me che, passando davanti alle vetrine, anziché guardarci dentro guardo il riflesso di me stessa medesima sottoscritta e con occhio clinico e ipercritico mi misuro, analizzo, controllo, valuto, esamino, verifico...














 


lunedì 6 dicembre 2010

Cattivo umore, meglio sapere o non sapere?



 

Ho lavorato per voi e fatto i conteggi delle ben 22  risposte a un mio post sulle motivazioni del cattivo umore.

Qui di seguito la sintesi.



Si prega di notare che coloro che rientrano nella categoria “altro”, e cioè che non hanno manifestato una opinione chiara o hanno tergiversato, sono tutti uomini. (Disclaimer:  questa è una mera constatazione, non si legga mai fra le mie righe un qualsiasi segnale di femminismo.)



chart bad mood


















































giovedì 2 dicembre 2010



Mettiamo un po' di musica, che il cattivo umore del post precedente è passato da tempo.









(chiedo venia, ma non ho tempo per scrivere nulla di più articolato. cercherò di rimediare quanto prima)









domenica 28 novembre 2010

i solito pessimo umore



Ma secondo voi, è peggio



1. Essere di pessimo umore e non saperne il motivo



     oppure



2. Essere di pessimo umore e saperlo, il motivo





(siete pregati di scegliere la 1 o la 2, non c'è una terza possibilità)






mercoledì 24 novembre 2010

eh



May your hands always be busy

May your feet always be swift

May you have a strong foundation

When the winds of changes shift

May your heart always be joyful

May your song always be sung

May you stay forever young

Forever young, forever young

May you stay forever young




Grazie, Bob (Dylan)



lunedì 22 novembre 2010

il corvaccio del malaugurio






la sottoscritta: ma sai che S. mi ha chiesto di scrivere un articolo da pubblicare sulla rivista?

il corvo: S. è un marpione, secondo me ti vuole solo sedurre (*).

 

(*) la parola usata dal corvo è trombare, l’avevo scritta ma l’ho cancellata e sostituita con sedurre perché non vorrei mai che si pensasse che in questo  blog vengono pubblicati termini volgari o pornografici o politicamente scorretti o quant’altro... però in effetti trombare rende meglio l'idea.

e, mi raccomando, si noti il "solo" cordialmente inserito dal corvo prima della parola sedurre (anzi, trombare).






 


lunedì 15 novembre 2010

today



We're just two lost souls 

Swimming in a fish bowl, 

Year after year, 

Running over the same old ground. 

What have we found? 

The same old fears. 




(Roger Waters, Dave Gilmour)

mercoledì 10 novembre 2010

lo so prima



Ho un pessimo carattere. Spesso mi arrabbio. Spesso litigo.

Poi però perdono (e con ogni probabilità vengo perdonata).

Il problema è quando non litigo: mi succede quando so già che non perdonerò.



Sempre più spesso le cose le so prima, mi rendo conto.

giovedì 4 novembre 2010

Scemo-post




 

Ma è possibile che dopo sedici anni che non ci siamo mai più visti e nemmeno sentiti e nemmeno avuto notizie uno dell’altro per interposta persona, ci incontriamo a sorpresa tramite conoscenze in comune e la prima e unica cosa che riesci a dirmi è che in quei tempi là ero più molto magra?

 

(certo è che questo mondo piccolo che più piccolo di così non si può è squisitamente divertente )


martedì 26 ottobre 2010

martedì



Detesto le parole pietanza e spizzico. Probabilmente perché non mi piace il suono della zeta.

In compenso adoro le parole sconcerto e scostante. Sono musica per le mie orecchie, probabilmente grazie al suono della esse e della ci una dopo l’altra.

 

(Sono ancora  indecisa sulla parola scazzo, ora che ci penso)








lunedì 25 ottobre 2010

dacci oggi il nostro post quotidiano


Lunedì mattina.

Ho sonno.

Diluvia.

Il caos mi circonda.

Ho il caos dentro.

Ai piedi ho le scarpe con i tacchi.

E sono di ottimo, ottimo umore.

Il resto è storia.



(sono le 11.14 mentre scrivo questo post.

vediamo fra quanto tempo il mio umore tornerà nella norma)




apdeit delle 16.51, ovvero c.v.d: il buon umore è passato da un po'. e non so se oggi ritornerà.



apdeit delle 20.05, ovvero da non credere: sono a casa, e l'umore è tornato buono. anzi ottimo, oserei dire. per completezza di informazione: sono a piedi rigorosamente nudi, senza nemmeno le calze.


giovedì 21 ottobre 2010

elogio della superficialità

Orbene, è con piacere che questo blog torna a essere l’elogio della superficialità che da sempre lo caratterizza.

La questione è che qui non si crescerà mai, visto che trovo ancora squisito lo scambio di mail botta e risposta con l’amica a proposito di come ci vestiremo per la festa di stasera.



E oltretutto stanotte ho sognato keith, e la faccenda clou del sogno è che andavo in giro con le cose in testa come lui (per chiarimenti in caso di dubbi, si veda video di cui al post precedente).

E stamattina mi sono svegliata con una decisione presa: voglio una cosa così.

Ma chissà dove mai la troverò a milano, e poi oggi ho il problema che non ho tempo di andare a cercarla.



Il problema vero, però, è che alla mia veneranda età queste scemenze non solo le penso, ma le scrivo anche. Pazienza, così è.








lunedì 18 ottobre 2010

Qualcosa di bello, era ora

Bon, basta parlare di banditi e di stupidi et similia, che mi sono venuti a noia.



E in giro ci sono molte cose interessanti e belle e divertenti da fare,  da pensare, da ascoltare, da vedere.

E anche persone strepitose, così strepitose che sembrano irreali.



Lui, per esempio. 

 

(lo so che ho già postato qui un video suo qualche giorno fa, e oggi anche su fb. sarò pure monotematica, ripetitiva e quant’altro, ma in questi giorni sono perdutamente innamorata di lui e non sto ascoltando altro)


domenica 17 ottobre 2010

Dei banditi veri



In un commento al mio post precedente si è detto che, vista la stupidità e la disonestà dilaganti, anche i disonesti deficienti avranno l’opportunità di fare carriera.

(sorvoliamo sugli onesti, tanto si sa che loro, una carriera vera, non la faranno mai)

 

Eccomi a esprimere il mio totale dissenso da tale affermazione:  una qualsiasi carriera, in qualsiasi campo, richiede non poca intelligenza.



Basi pensare ai banditi: quelli veri, e cioè quelli che hanno fatto i soldi e/o che hanno acquisito  il potere e/o che decidono sugli altri sono, senza eccezione, persone estremamente intelligenti. Brillanti, oserei dire. Persone che, anche se probabilmente non hanno mai capito la matematica o la filosofia, sono maestre in furbizia e nelle relazioni sociali. E che anche quando le cose vanno storte, se la sfangano. Due esempi su tutti: il nostro berlu (lo so, era prevedibile) e bin laden.



I banditi stupidi sono invece quelli del mio post precedente: prima della tragica e inesorabile fine che li attende, rimarranno sempre ai margini della società, tagliati fuori dai giochi e dai soldi. Questi sono i classici "voglio ma non posso", perdenti su tutti i fronti, la cui massima aspirazione di carriera è mettersi al servizio dei banditi veri (e sono così stupidi da non pensare che saranno scaricati non appena la loro utilità verrà meno).



Ecco, mi rendo conto che la teoria di C.M.Cipolla sugli intelligenti, gli stupidi e i banditi, come sempre non fa una grinza: le persone più pericolose sono quelle stupide.

Soprattutto quando aspirano a fare i banditi: per un guadagno personale bassissimo e non di rado nullo, sono capaci di causare danni immensi.








sabato 16 ottobre 2010

Poveri, di spirito e non solo


 

Poveri di spirito, ecco cosa siete.

Siete completamente infelici, nelle vostre vite consunte non avete mai vissuto un singolo momento di gioia.

Nessuno vi stima; vivete nella più profonda solitudine ma siete così stupidi da non accorgervene.

Vorreste essere dei criminali duri e puri, ma siete sprovvisti dell’intelligenza necessaria per ideare il “colpo grosso”.

Siete soltanto dei mediocri miserabili, che andate in giro la sera a rubacchiare cose di poco valore, nella speranza di rivenderle a persone disperate quanto voi.

Certo siete vigliacchi, che rubacchiate solo alle donne. Non soltanto perché sapete che in un eventuale scontro fisico avreste sicuramente la meglio, ma soprattutto perché temete di incontrare qualcuno fisicamente superiore e a voi.



Avete cancellato il passato, perché vi vergognate.

Oggi come oggi non vi guardate allo specchio perché non riuscite a sostenere il vostro stesso sguardo: nella vostra vigliaccheria, avete paura che vi faccia capire quanto inutili sono le vostre esistenze.

 

Non avete un futuro, se sarete fortunati vi sarà concesso di marcire in qualche carcere, cercando di scansare la violenza dei vostri compagni di sventura.

Altrimenti vi troveranno in una notte di inverno, sotto una panchina di un qualche parco, congelati e in arresto cardiaco irreversibile causa over-dose di qualche droga tagliata male.

Oppure, più probabilmente, finirete morti accoltellati in qualche rissa di periferia, da persone che credevate amiche.

 

Nel frattempo, le persone a cui avete  rubacchiato, passato lo spavento, fatta la denuncia e smaltita l’incazzatura, si ricordano che, nella loro vita, un oggetto in più o in meno non fa la minima differenza.




 


mercoledì 13 ottobre 2010

i “piantati lì” clamorosi




Di libri acclamati come capolavori, che non ho mai finito perché mi hanno annoiata, ne ho una collezione.
Uno su tutti: l’idiota, di Dostoevskij.

Curiosa di sapere i vostri.

(sì, questa è un'indagine a tutti gli effetti, ringrazio
dmw che con i suoi commenti me l'ha ispirata)


Insofferente


Insofferente, oggi più che mai.
Ma mica sofferente dentro, che l’irritazione la sento sulla pelle e la sfogo aggredendo.
Dire out-sofferente sarebbe più corretto, non c'è dubbio.

 
(Però nel leggere la diretta del salvataggio dei minatori cileni un po’ mi commuovo.
Solo un po’, eh, che su questo fronte non esagero mai).

 


domenica 10 ottobre 2010

Così, pour parler


( e per sostituire il video di keith richards che c’era prima, che a quanto pare piace solo a me)

Devo imparare che quando ho in mente di fare una cosa in un certo modo, devo farla e basta. Che quando ascolto troppi suggerimenti va a finire che le faccio alla maniera degli altri e non vengono mai bene. Nella migliore delle ipotesi, mi annoio.

Credo che, qualche volta, un po’ di dissenso in merito ai contenuti di certi post  non guasterebbe.

Sto leggendo “il viaggio dell’elefante”, penultimo libro che ha scritto Saramago, ma faccio una fatica infinita. Forse non mi piace proprio, ma rimane il fatto che Saramago ha fatto di meglio.

Fine di questo post.




giovedì 7 ottobre 2010

evergreen 2


Anche questa versione un po' più countrieggiante non è male.
Del resto, lui mi è sempre piaciuto.



mercoledì 6 ottobre 2010

Pseudo-political blog


Ricevo via mail dal Brasile (*), traduco al volo e pubblico qui:

Da qualche parte in Brasile, alle 10 di mattina di un mercoledì di settembre, una palazzina di quattro piani viene completamente distrutta da un incendio.

Tutti i componenti delle dieci famiglie del movimento dei “senza tetto”, che avevano invaso il primo piano e lì vivevano, muoiono nell’incendio.

Muoiono anche tutti coloro che abitavano al secondo piano: dodici famiglie di migranti provenienti dalle regioni del nord del paese, che vivevano dei redditi che gli arrivavano direttamente dallo stato, tramite il programma di sussidi “bolsa familia”.

Al terzo piano abitavano quattro famiglie di ex-guerriglieri che, nonostante tempo addietro avessero svolto azioni anche violente contro il governo in carica, risultavano iscritti al partito attualmente al governo e occupavano alte cariche in aziende statali. Muoiono anche’esse nell’incendio.

Al quarto piano abitavano persone di diversi tipi: ingegneri, imprenditori, impiegati, operai, venditori, assieme alle loro famiglie. Tutti si salvano.

Immediatamente il presidente del paese ha aperto un’indagine, e al capo dei pompieri ha chiesto di spiegare come mai gli abitanti del primo, secondo e terzo piano erano morti, mentre tutti quelli del quarto piano si erano salvati.

Il capo dei pompieri ha spiegato che “Quelli del quarto piano non erano in casa. Erano al lavoro oppure a scuola”.
 
 (*)ndt:
 Da 10 anni il Brasile ha come presidente Lula, del cosiddetto Partito dei Lavoratori, partito che - in un modo tutto suo -  guarda a sinistra. Dell’amministrazione di Lula e della corruzione del partito ci sarebbe molto, ma molto da dire. Anzi, da ridire, ma non è questa la sede.




 


lunedì 4 ottobre 2010

sul Pasubio

 


Le cinquantadue gallerie costruite durante la prima guerra, il dente austriaco, il dente italiano, trincee e altre gallerie. E tante croci.
Un week end di nebbia, di freddo e, sulle creste, di vento.
Era giusto così: un clima coerente con il contesto.
E noi, stupendi e protetti dentro al nostro abbigliamento montanaro supertecnico stramoderno, ci siamo resi conto di quanto siamo fragili.


 


mercoledì 29 settembre 2010

Sono donna di pianura, ma



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Ho voglia di andare in montagna.

Di trovarmi stanca ad affrontare le salite, di quelle salite che ovunque ti giri vedi  pietre e ghiaioni ed è come se al mondo non esistesse altro e in quel momento davvero non ne puoi più e ti chiedi chi te lo ha fatto fare.





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E a un certo punto la pietraia finisce, e con lei finisce anche la salita, sei in alto, davanti agli occhi hai l’infinito, e ti rendi conto che sì, salire vale sempre la pena.

E poi riprendi a scendere, e hai le montagne tutt’attorno, solo che prima guardavi dall’alto e adesso le guardi dal basso.


(foto prese da: la mia macchina fotografica.
  Dolomiti, Alta Via n. 1, Agosto 2010)





martedì 28 settembre 2010


Non mi piace proprio quando non capisco certe cose, ossia quando capisco di non averle capite e non so come fare a capirle.
Forse è meglio quando proprio non capisco di non averle capite. 
Forse.






lunedì 27 settembre 2010

Sì, lo so,



che quando scrivo faccio una quantità di strafalcioni indecente, e che quando si tratta di e-mail o di commenti sui blog o di skype-chat gli strafalcioni arrivano con tutta la loro forza all’interlocutore, perché mi dimentico di rileggere prima di spedire (e anche se rileggessi, molto probabilmente non li vedrei).

So anche che verso gli altri sono intollerante, criticona, e non mi va mai bene niente.

Infatti una mail con dentro scritto “...ti ho mandato una mail un
di tempo senza alcuna risposta...” mi fa passare del tutto la poca voglia che avevo di rispondere.






sabato 25 settembre 2010


Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta.
 
(Primo Levi in Se questo è un uomo)





giovedì 23 settembre 2010

La notte porta consiglio


 Impossibile, dormire oggi. Insonnia acuta.
Che però non è stata del tutto inutile.
Sono state ore di lettura, e sono riuscita a finire un libro che avevo iniziato da tempo.
Sono state ore di pensieri aggrovigliati, e sono riuscita a capire come agire in una certa faccenda che so io e di cui – perdonatemi - non vi metterò al corrente.

E poi ho inventato un nuovo giochino, che condivido con voi perché vi può sempre tornare utile in eventuali notti insonni

Il giochino consiste nel cercare con gugol le immagini che appaiono cercando la parola “insonnia”, nelle lingue più svariate (basta un qualsiasi dizionario multilingue online). Poi selezionare la prima che appare e salvarla (per la precisione, ho scelto quelle che si riferivano a una donna, quindi a volte ho scelto la seconda, che anche su internet spesso gli uomini hanno la precedenza).

E poi si pubblicano le foto sul blog una accanto all’altra e si chiede ai lettori di indovinare quale immagine fa riferimento a quale lingua.



insonnia6    insonnia5













insonnia4              
  insonnia2

















insonnia
















Vabbe', l'ultima è facile, ma così almeno vi do' un aiuto.





   

martedì 21 settembre 2010

La mia mailbox


Incoming mail: E se si andasse alla festa democratica a mangiare qualcosa e poi si va a sentire alle 21.00 la conferenza di Stefano Boeri Candidato sindaco per Milano?

Sent mail: Sinceramente, l'idea di andare alla festa del PD non è che mi entusiasmi molto, anche perché di solito non si mangia particolarmente bene. E non è che impazzisca dalla voglia di sentire politici che parlano.


Ma secondo voi, dalla mia risposta, si capisce che non soltanto non ho la minima intenzione di andare alla festa democratica o del pd o chiamala come vuoi, ma che oggi non ci andrò per nulla al mondo?

lunedì 20 settembre 2010

Varie del lunedì mattina



- Già da un paio di giorni le mie unghie sono tornate al loro colore normale
- Non ho più il male alle ginocchia che avevo ieri sera dopo un giro in bici e che a momenti mi aveva preoccupato
- Oggi inizio l’ottavo mese della mia vita senza sigarette
- Ho cinquecentoventimila cosa da fare oggi e non so da che parte iniziare. Quindi inizio con il perdere tempo qui, mi pare giusto.





venerdì 17 settembre 2010

Rosso come il sangue


C’è che ieri pomeriggio ho deciso di provare, per la prima volta nella vita,  a farmi dipingere le unghie delle mani, che l’idea mi divertiva. Adesso alla luce del giorno mentre digito sulla tastiera inorridisco, perché mi sembra di avere il sangue che esce a fiotti da tutte le dita.
Una collega mi dice che stanno bene, ma per certi aspetti non mi fido molto dell’opinione delle donne. Potrei chiedere al mio capo cosa ne pensa, ma c’è il rischio che mi dica che la devo smettere di pensare a stupidaggini e che farei meglio a concentrarmi sul lavoro, visto che sono indietro su tutto.
Ora che ci penso, ieri sera avrei potuto chiedere a un amico cosa ne pensava delle unghie colorate, ma a causa di una certa mia rigidità ho perso l’opportunità.
Comunque, fra un po’mi sa che me lo tolgo, ‘sto, sangue dalle mani.

mercoledì 15 settembre 2010

L'uomo della mia vita


Mi fanno notare che è da un po’ che non scrivo. Ma in questi giorni non ho molto tempo. E forse anche la testa è un tantino altrove.
In effetti, siamo già a metà settembre e non ho ancora fatto il post a tema “le mie vacanze”.
Certo potrei postare una foto, ma questo richiede un minimo sforzo, se non altro per sceglierla, che mica si possono mettere sul blog foto a casaccio.
In alternativa, potrei parlare degli uomini della mia vita:
- Bruce Springsteen, a cui sono fedele da sempre;
- Diego Forlan, new entry della scorsa estate;
- Alain Prost, amore dei tempi di gioventù di cui purtroppo ho perso le tracce;
- Francesco Guccini, ma mi hanno ricordato che è un tantino in là con gli anni quindi mi sa che lo tolgo dall’elenco.

Ecco, mentre scrivevo di questi sopra me ne era venuto in mente un altro, ma adesso non mi ricordo più chi fosse. E forse era davvero importante.
Maledetta pessima memoria.




mercoledì 8 settembre 2010

Triple, non doppie


le file di auto parcheggiate che c’erano in giro per il centro milano poco fa, di quelle che non riesci a passare fra una macchina e l’altra nemmeno se sei una campionessa di slalom. e magra, ovviamente.

e le auto che non sono parcheggiate mica rallentano per farti passare anzi, accelerano quando ti vedono; e tu sei lì sotto la pioggia, fradicia nonostante la giacca a vento e a stento vedi cosa succede intorno perché hai dimenticato il berretto con la visiera che tiene il cappuccio della giacca a vento rialzato così l’acqua non ti entra negli occhi, devi indovinare dal rumore che c’è una macchina – probabilmente un suv – che sta per investirti.

e poi arrivi in ufficio e c’è quello che per giustificare la propria esistenza fa le pulci su tutto, sbagliando perché non sa le cose, ma tant’è ti fa perdere tempo.

per non parlare delle tre che si mettono a chiacchierare dei fatti loro proprio davanti alla porta del tuo ufficio, e quando poi chiudi la porta ti guardano male perché sei asociale e maleducata.

forse dovrei scrivere delle vacanze. forse mi riuscirebbe meglio.

lunedì 6 settembre 2010

Automatic reply


 
Conosco persone che quando vanno in vacanza impostano la risposta automatica alle email che arrivano. Il testo solitamente è qualcosa del tipo: “Sono in vacanza, rientrerò il giorno X”.

Il punto è che quasi sempre si dimenticano di togliere la risposta automatica, cosicché si è al giorno X+10 e continuano a dirti automaticamente che sono in vacanza ma che sono rientrati dieci giorni fa. E tu inizi a ipotizzare che siano morti.

Personalmente, non metto mai il risponditore automatico, perché mi dimentico. Ma ho voglia di inserirlo oggi, e ho pensato a qualcosa del tipo:
“Non sono più in vacanza. Sono regolarmente in ufficio ma non ho voglia di fare un ca**o, men che meno leggere la tua mail.”
Però mi è parso un po’ troppo tranchant.

Un’amica mi suggerisce qualcosa di più gentile:
“Grazie per la mail. Ti risponderò se avrò voglia. Se non ricevi risposta considerati mandato a quel paese”.

Ecco, per oggi questa risposta può andar bene. Il bello del risponditore automatico (ops, automatic reply, che fa più scic) è che puoi cambiare il messaggio ogni giorno.
Qualcuno ha qualche suggerimento per i prossimi giorni, che io non sono una creativa?

Disclaimer: è lunedì, non si può mica scrivere post geniali spiritosi divertenti ottimisti ecc ecc

martedì 31 agosto 2010

La tizia alla sbarra (2)


Oggi in bicicletta ho rivisto la tizia alla sbarra sulla strada davanti al Gaetano Pini, di cui ho scritto qui qualche tempo fa.
Ho guardato bene il gabbiotto, e ho visto che per fortuna ha l’aria condizionata. 
Poi ho guardato lei, come del resto faccio sempre. Ma stavolta le ho detto buongiorno.
Lei si è come illuminata,mi ha sorriso e contraccambiato il buongiorno.
Forse nessuno la saluta mai.
(Non preoccupatevi per questo mio buonismo. E’ solo un momento, mi passa subito)

sabato 28 agosto 2010

vite parallele


Certi viaggi hanno il potere di catapultarmi in altri mondi e in altre vite.
C’entra nulla la distanza, è che la realtà diversa mi assorbe completamente, diventando per un po' la mia nuova vita. E sostituendo completamente la mia vita abituale, che diventa un lontano ricordo.

Ciò però rende complesso, eccessivamente complesso, il ritorno.




 


venerdì 27 agosto 2010

Ma ti pare un incubo?


 
Ero lì che mi coloravo i capelli, ma la tinta scivolava via dai capelli, che rimanevano tutti macchiati. Allora riprovavo, e riprovavo,ma  più li coloravo, più la tinta scivolava via e più si macchiavano.
 
Si vede che le vacanze sono finite.





giovedì 29 luglio 2010

Chiuso per ferie


Lying out there like a killer in the sun
Hey, I know it's late, we can make it if we run






mercoledì 28 luglio 2010

Essenzialità



Ieri sera ho preparato lo zaino che mi accompagnerà in queste vacanze, per fare la prova del volume e del peso.
Volume: 35 litri scarsi, peso totale = 5,3 kg, con dentro pure il giaccone antivento impermeabile, che occupa spazio e  non è leggerissimo.
Direi che va bene.



 


domenica 25 luglio 2010

chiunque, mai.


Lei: Sai, avrei voglia di innamorarmi. Solo che non è facile trovare uno di cui innamorarsi. Converrai con me che mica ci si può innamorare di chiunque, no?
Lui: Oh, sì, certamente. Ma... dimmi un po’, cosa ti aspetteresti dall’uomo di cui potresti innamorarti?
Lei:  Quanto tempo ho per pensarci su?.
Lui: Zero. Dì la prima cosa che ti viene in mente.
Lei:  Quando devo fare una cosa ma non ho la più pallida di come farla, e sono lì titubante che non la inizio perché non so nemmeno da che parte iniziare, mi aspetterei mi spiegasse da dove iniziare e come farla.
Lui: Ho capito. Tu non vuoi un uomo di cui innamorarti. Tu vuoi un libretto delle istruzioni.



martedì 20 luglio 2010

Pubblicità progresso?



So per certo che non vedete l’ora di illuminarmi sui misteri della pubblicità dei jeans di**el, che negli outdoor piazzati ovunque a Milano recita l’elogio della stupidità, ossia quanto più si è stupidi più si è fighi.

Posso capire (non senza sforzo) che uno si inventi una campagna pubblicitaria così, ma mi risulta del tutto incomprensibile che questa serva ad aumentare le vendite.

Per approfondire il concetto, cliccare
qui.



giovedì 15 luglio 2010

La tizia alla sbarra


La strada davanti al Gaetano Pini è chiusa da una sbarra, c’è una tizia dentro a un gabbiotto (*) che fa alzare la sbarra quando deve passare una macchina.
Passo da lì tutte le mattine in bicicletta. 
Ma lei non fa alzare la sbarra, tanto tra la sbarra e il marciapiede di fronte c’è uno spazio, e se vado adagio adagio riesco a passare, appunto tra la sbarra e il marciapiede.
Mentre passo, guardo la tizia, lei mi guarda,  non ci salutiamo mai.
Io penso che certo non si stanca al lavoro, e chissà quanti libri riesce a leggere, mentre lavora.
Non ho idea di cosa pensi lei.
 
(*) non sono certa che si dica così, ma non mi viene in mente un’altra parola


lunedì 12 luglio 2010

Ma quale sicurezza?!?!


L’altro giorno, senza pensare, ho messo nella valigia che poi ho portato a mano sul’aereo: shampoo, doccia schiuma, crema solare. Il tutto in confezioni pressoché nuove, che superavano abbondantemente i 200 ml.

Il problema non è la mia distrazione.

Il problema, secondo me gravissimo, è che ai controlli dei bagagli a mano nell’aeroporto italiano il malloppo è passato senza problemi. Forse dovrei scrivere una lettera alla società che gestisce l’aeroporto. Oppure potrei scrivere a un qualche giornale,una sorta di “denuncia”. Ma sono pigra e poi andrà a finire che non scriverò, purtroppo.
 
(per completezza di informazione, i liquidi esplosivi me li hanno poi bloccati nell’aeroporto successivo, che altrove i controlli li fanno sul serio)





mercoledì 12 maggio 2010


Ho letto cent’anni di solitudine quand’ero ragazzina (sì, vabbe’, tanto tanto tempo fa), e ricordo due cose due: le case di ghiaccio, e la pioggia di anni e anni a Macondo. La prima mi aveva affascinato, la seconda turbato. Qui mi pare che siamo come a Macondo.  Solo che nel libro, se la memoria non mi tradisce, la pioggia precede la fine.
 
Scajola ha deciso di non andare a deporre. Dall’altro della mia ignoranza o, se vogliamo, ingenuità, pensavo fosse obbligatorio andarci, quando ti chiamano.

Ho da poco office 2007 – e, per inciso, mi fa schifo -  e vedo che è già uscito il 2010. Mi rendo conto che non riesco proprio a stare al passo con i tempi.

Decisamente bruttino, il completino rosa della Blanchett a Cannes. (Disclaimer:  non si pensi mai che sono una persona bene informata sui temi modaioli e vip-related. L’ho soltanto visto per caso su repubblica.it poco fa, eh).


 


domenica 9 maggio 2010

Draquila




draquilaNulla che non si sappia:

che alla delinquenza dei nostri governanti e protettori civili non c’è limite;

che l’opposizione a questo governo è inesistente;

che stiamo andando spediti verso la dittatura;

e che l’idiozia di certa gente, che continua a sostenere berlu & co è infinita.

Da vedere assolutamente.
Per non mettere la testa sotto la sabbia.
E, se possibile, per non rassegnarsi.







 


mercoledì 5 maggio 2010

A corto di argomenti / 2


Cià, mettiamo un’altra foto, giusto un po' di colore, che la lagna nel post precedente mi ha stufato.
Per la cronaca, non è un tramonto. E’ un’alba.


gennaio_2010_2

























Deserto del Sinai, gennaio 2010.
Foto presa da: la mia macchina fotografica



martedì 4 maggio 2010

Puntualizziamo




Non sono superwoman.
Non ho mai pensato di esserlo.
Non ho mai voluto esserlo.
E chi pensa che lo sia, o vorrebbe che lo fossi, se ne può andare a fanculo.
 
(sì, lo so, sono più che mai autoreferenziale, ma oggi va così)


mercoledì 28 aprile 2010

a corto di argomenti



gennaio_2010


Deserto del Sinai, gennaio 2010
foto presa da: la mia macchina fotografica

 


domenica 25 aprile 2010

Buoni propositi per il lunedì


(qui adesso si gioca d'anticipo)
 
Non perderò tempo con le mail private
Non cazzeggerò su splinder
Non guarderò i siti delle compagnie aeree
Non farò ricerche assurde e inutili su gugol
Non guarderò dodici siti di notizie diversi (ne basta uno)
Non chatterò su skype
 
Buono proposito per tutti gli altri giorni:
Non scriverò altri post cretini come questo




sabato 24 aprile 2010

Buon proposito del sabato


Faccio il mio solito training autogeno, che oggi è più che mai necessario:
 
Adesso la smetto di cazzeggiare su splinder e mi metto a lavorare, altrimenti sono guai seri.
Adesso la smetto di cazzeggiare su splinder e mi metto a lavorare, altrimenti sono guai seri.
Adesso la smetto di cazzeggiare su splinder e mi metto a lavorare, altrimenti sono guai seri.
Adesso la smetto di cazzeggiare su splinder e mi metto a lavorare, altrimenti sono guai seri.
Adesso la smetto di cazzeggiare su splinder e mi metto a lavorare, altrimenti sono guai seri.
Adesso la smetto di cazzeggiare su splinder e mi metto a lavorare, altrimenti sono guai seri.
Adesso la smetto di cazzeggiare su splinder e mi metto a lavorare, altrimenti sono guai seri.
Adesso la smetto di cazzeggiare su splinder e mi metto a lavorare, altrimenti sono guai seri.


giovedì 22 aprile 2010

Varie ed eventuali

 


  1. a proposito delle 8,5 settimane menzionate nel post precedente: non vorrei mai a qualcuno venisse l’insonnia nell’immaginare chissà quali straordinarie strepitose stupefacenti vicende, quindi svelo l’arcano. è da 60 giorni che ho smesso di fumare.  
     


  2. oggi non sono irritata, non sono irritabile, non sono incazzosa, non sono arrabbiata, non sono di cattivo umore, non sono nervosa. ho semplicemente voglia di piangermi addosso. in alternativa, solo di piangere. udpate: è ciò chiaramente non ha nulla a che fare con il punto 1 di cui sopra. però il motivo delle mie lagnanze mica lo dico, oh.
     


  3. leggo qui che: “...gli uomini che, ad esempio, preferiscono le donne magre, in un certo senso cercano nella spigolosità dei loro corpi lo spigolo che sentono di avere dentro. Hanno bisogno di un amore che rispecchi, anche visivamente, le asperità della loro psiche". Ciò senz'altro spiega molte cose.




 




8 settimane e 1/2


 



domenica 18 aprile 2010

Il caso regna su di noi


Domenica mattina, anzi, tarda mattinata, sto ancora dormendo il sonno dei giusti e sognando il mio solito sogno mirabolante.


Mondo dei sogni: continuo a ricevere lettere, in buste di tutte le forme e colori, dai mittenti più svariati. Sono sommersa dalle lettere, non riesco a leggerle tutte, e comunque mi lamento: ricevo lettere da tutti, tranne che da XY. Il mio interlocutore mi risponde: non preoccuparti, anche se XY non ti scrive, sei sempre nei suoi pensieri.


Mondo reale: in quel preciso momento squilla il telefono, mi sveglio di soprassalto, il cellulare è spento, chi ca*** è che chiama sul telefono fisso a quest’ora domenica mattina, sarà mica qualche brutta notizia,  o sarà il solito telemarketing. Rispondo controvoglia. Era XY.

E qui, confesso, mi piacerebbe poter pensare a una qualche straordinaria coincidenza in stile telepatico-paranormale, ma non ci riesco.




venerdì 16 aprile 2010

Eh, sì, son problemi



 
Nell’armadio ho qualche paio di scarpe che avrò messo sì e no una volta nella vita.
Però fra un po’devo uscire e non ho scarpe da mettermi.
Detesto le mezze stagioni.
E anche colui che si è inventato che non esistono più.

Domani arriverà qui la nube dall'Islanda.
Ma il cielo diventerà più scuro, così, tipo eclissi solare, o passerà inosservata?


Comodo, il perdono divino.


da www.repubblica.it
Nuovo riferimento di Benedetto XVI ai casi di preti coinvolti negli abusi:
Devo dire che noi cristiani, anche negli ultimi tempi", ha osservato Ratzinger, "abbiamo spesso evitato la parola penitenza, che ci appariva troppo dura. Adesso, sotto gli attacchi del mondo che ci parlano dei nostri peccati, vediamo che poter far penitenza è grazia e vediamo come sia necessario fare penitenza, riconoscere cioè ciò che è sbagliato nella nostra vita. Aprirsi al perdono, prepararsi al perdono, lasciarsi trasformare. Il dolore della penitenza, cioè della purificazione e della trasformazione, questo dolore è grazia, perchè è rinnovamento, è opera della Misericordia divina".

 

Ma vaffanc...., va, tu e tutti i tuoi amici pedofili e delinquenti del tuo rango..
Che non vi basta fare il cazzo che volete, tanto poi Dio vi perdona.
Adesso salta fuori che lo fate perché così avete l'opportunità, anzi no, la grazia, di pentirvene.



 



mercoledì 14 aprile 2010

Prevedibili / 2


(ovvero, lo smessaggiatore compulsivo)

Che poi, lo smessaggiatore compulsivo probabilmente manda lo stesso messaggio a tutti i malcapitati che hanno avuto la malaugurata idea di dargli il numero di telefono. Così che l’immancabile “ti auguro una buona giornata”, o il “che bello che ha smesso di piovere” o il “sto mangiando una pasta con un sugo delizioso” arriva a te e ad altre trecentoventicinque persone. Infatti, è noto che lo smessaggiatore ha la rubrica del telefono piena zeppa straripante, come del resto su fb ha quattromilaseicentoamici.

L’unico momento in cui riesci ad evitare gli imperdibili sms è quando hai la sfiga di essere in sua compagnia, magari proprio al ristorante a mangiare la tale “pasta con il sugo delizioso”. Questa circostanza però ha un lato positivo: ti risparmia la fatica di dover sostenere una conversazione. Perché lo smessaggiatore compulsivo, si sa, non ti parla e men che meno ti ascolta.



 


martedì 13 aprile 2010

Prevedibili


A seconda dell’orario in cui ti arriva il SMS, sai già chi è stato a spedirlo.
E nella maggior parte dei casi, anche senza leggerlo, sai già cosa c’è scritto dentro.



venerdì 9 aprile 2010


E comunque, basta poco.
La telefonata che arriva in serata, quando meno te l’aspetti, ti rimette a posto la giornata e ti assicura una notte libera da insonnie.
O forse siamo noi che ci accontentiamo di poco, non so.


mercoledì 7 aprile 2010

Non cresceremo mai



La sottoscritta:  Guarda, guarda, quel ragazzo lì è proprio carino!
L’amica della sottoscritta: Ma smettila, non hai visto che è troppo giovane?
La sottoscritta: Se è troppo giovane, il problema è suo, non mio.

Disclaimer, a scanso di equivoci: il ragazzo di cui si parla era maggiorenne.

Nota post-disclaimer: e forse non era nemmeno tanto giovane. ma a una certa età certo non è il caso di aprire dibattiti sul significato della parola giovane.


giovedì 1 aprile 2010



L’altro giorno ho visto qui una barzelletta squisita sull’indifferenza dei matematici.
L'ho trasmessa a un adorabile matematico di mia conoscenza.
Penso di aver centrato il bersaglio: è rimasto del tutto indifferente.



 


martedì 30 marzo 2010

Magra consolazione



 
Ecco, io, che vivo qui nel profondo nord, sono tutt’altro che dispiaciuta nel vedere Brunetta trombato (*) a Venezia e Castelli trombato (**) a Lecco.

(*) Si, lo so, il termine non è elegante, ma si addice al personaggio
(**) Come sopra





 

lunedì 29 marzo 2010

sabato 27 marzo 2010

email-maniaci



C’è la tizia che continua a mandare messaggi email con dentro catene di santo antonio.
Messaggi che arrivano sempre nel momento sbagliato, ossia al posto di quei messaggi che aspetti inutilmente perché tanto non arrivano mai.

E comunque è sempre meno peggio della tizia che ti manda un messaggio in cui dice qualche stupidaggine o racconta una barzelletta che non fa ridere o allega qualche immagine cretina (per inciso, nel messaggio non ti fa nessuna domanda), e nel giro di dieci minuti ti manda un nuovo messaggio in cui ti chiede se hai ricevuto quello precedente, visto che non le hai risposto.
Allora tu gentilmente le rispondi che sì, grazie, l'avevi ricevuto, e lei ti scrive di nuovo chiedendoti come mai non le avevi risposto...

 



mercoledì 24 marzo 2010

così, per la precisione

Nell’alta velocità fra milano e torino il tempo ieri è volato via. E non ero nemmeno in compagnia eccezionale.
Certo non si tratta di una qualche strana percezione (*) del tempo.
Molto semplicemente, un’ora dura un’ora dura un’ora.
E non un minuto in più, tanto per essere precisi.


(*) c’entra nulla, ma trovo che percezione sia una parola antiestetica e cacofonica.

lunedì 22 marzo 2010

giovedì 18 marzo 2010

a volte tornano


"La malvagità, si dice, la si sconta nell'altro mondo; ma la stupidità in questo."

A.Schopenhauer