La scorsa settimana mi hanno rubato la bicicletta, nel cortile di casa.
Vabbe’ che era un catorcio arrugginito, ma era pur sempre la mia bicicletta.
Vabbe’ che non era legata con il lucchetto alla rastrelliera, tanto quando il portone è aperto c’è la custode, e poi chi vuoi che rubi un tale catorcio?
Ma tant’è, l’hanno rubato.
Per poi restituirlo una settimana dopo: l’altro ieri torno a casa dal lavoro, e non è che vedo la mia bicicletta, esattamente nello stesso posto dove era prima?
Mancava il cestino (che poi era un cestone), il fanalino davanti, e mancavano i “cosi” catarifrangenti nelle ruote.
Ma il mistero è che stavolta la bici era regolarmente legata, con un lucchetto nuovo di zecca.
Completo il post qualche ora dopo, che a volte nella mia solita fretta lascio le cose a metà:
Visto che sono una precisina, ovviamente avevo fatto la denuncia del furto.
Quando mi hanno restituito la bici, sono tornata al commissariato a chiedere “che faccio, visto che il ladro ci ha messo un lucchetto, e si sa mai che poi il ladro mi accusi di furto”. Lì mi hanno detto di tornare subito a casa che nel giro di 10 minuti sarebbe arrivata la polizia.
E così è stato.
I poliziotti, dopo le verifiche del caso, hanno fatto il verbale di ritrovamento e, dicendomi che ero di nuovo legittima proprietaria della bici, mi hanno dato il via libera per rompere il lucchetto del ladro e sostituirlo.
E così ho fatto.
Per ora la mia bicicletta è ancora lì, il mio lucchetto nuovo idem, e tutto tace.