domenica 30 gennaio 2011

da oggi sono solo 218...

... i metri che mi mancano per arrivare a 2000.



ce la farò, prima o poi.



(la cifra non è tonda perché talvolta frequento una piscina che misura 33 metri.

che, poi, mi chiedo, che senso ha questa dimensione, che rende complicatissimo contare vasche x distanza?)






venerdì 28 gennaio 2011

Ma ti pare un incubo?




E’ la terza volta che mi succede:

son lì che voglio urlare, ma non ci riesco, l’urlo non esce; mi viene una sorta di ansia, provo e riprovo, ma niente, non c’è verso, l’urlo non ne vuol sapere di uscire, e più cerco di urlare più mi aumenta l’ansia.

A un certo punto finalmente, l’urlo si decide ed esce, lancinante, con tutta la sua forza. Mi sveglio immediatamente, con l’ansia addosso, senza capire bene se ho urlato davvero o se era un sogno.



Dopo un po’ mi riaddormento, libera da qualsiasi insonnia ansia preoccupazione angoscia ecc ecc ecc.




 


mercoledì 26 gennaio 2011

Friends revisited 2



Allora, ho un cellulare nuovo di zecca, uno di quelli tecnologici modernosi che oltre a telefonare smessaggiare fotografare ascoltare musica aggiornare l’agenda puoi anche ricevere email e navigare su internet e forse ha anche il gps ma non sono sicura.



Solo che non ho idea di come si usi, e soprattutto non ho idea di come si configurino mail internet e quant’altro.

Quindi,  cellulare vecchio e rubrica alla mano, sto per lanciare gli sms di richiesta aiuto agli amici del sesso forte, che configurare marchingegni elettronici non è roba da donne.



Prevedo già le risposte:




Il “per te farei qualsiasi cosa, lo sai”: non preoccuparti, ci sentiamo nei prossimi giorni e te lo sistemo io, e già che ci sono ti porto quei libri che ti ho promesso che ti avrei prestato due anni fa.



Lo sfaticato: è per questo che uso ancora il mio cellulare vecchio vecchio, così non devo fare lo sforzo di imparare a usarne uno nuovo (ndr: salvo poi usare quello della sottoscritta quando si è insieme, visto che la sua batteria dura si e no 20 minuti. in stand by).



L’ansioso: stai attenta, ho sentito dire che certi cellulari si connettono a internet a tua insaputa e poi ti arriva una bolletta altissima e la devi pagare comunque, che se non la paghi poi ti tagliano anche internet a casa.



Il “ogni occasione è buona per tentare di sedurti”: sai che saresti davvero sexy mentre smanetti col cellulare?



L’esteta: di che colore è?



Il megalomane: già che ci sei, potresti anche comprare un pc e una tv nuovi.



Lo zen: rilassati, anche se il telefono non funziona come si deve ci sono altre forme di comunicazione, sai, le onde magnetiche del pensiero...



L’ex: te lo configurerei volentieri, ma sai, la mia nuova fidanzata ventenne è gelosa di te.



L’aspirante: te lo configurerei volentieri, ma sai, poi pensi che lo faccio perché ho seconde intenzioni.



L'attuale
: finché non sistemi 'sto cellulare nuovo, tieni sempre il pc acceso, cosi ti posso chiamare via skype.



L’informatico: ma è semplicissimo, si può fare tutto automaticamente, basta che installi il software tal dei tali che scarichi da internet,  mi raccomando, scarica la versione 8.372, poi però ricordati di installare anche l’upgrade 374, altrimenti non funziona, ah, l’upgrade lo prendi da un altro sito, non mi ricordo quale è ma lo trovi con gugol, poi quando avrai installato tutto  ti chiederà come vuoi fare i settaggi, e allora lo setti come vuoi tu.



L’umanistauh, non ti invidio. oltretutto le istruzioni sono del tutto inutili in quanto incomprensibili. 



L’ingegnere: ma che ci vuole a far funzionare un telefono? si tratta di schiacciare tre tasti, e se proprio non ci arrivi leggi le istruzioni, lì è spiegato tutto.



(post brutalmente copiato da questo qui, che risale a parecchi anni fa ma è sempre attuale, che certe cose non cambiano mai, e gli amici sono amici)

lunedì 24 gennaio 2011

non piango più...

... quando taglio le cipolle.



non so se è perché non ci sono più le cipolle di una volta, o perché sono diventata insensibile.








domenica 23 gennaio 2011

interrutori





e comunque, ci sono alcuni interrutori che magicamente si accendono quando uno meno se lo aspetta.

per nostra fortuna.



(beccatevi per ora quest posto ottimista buonista, prometto che a breve tornerò alla normalità)




giovedì 20 gennaio 2011

friends revisited




Lui:  tu sei una criticona e non ti va mai bene nessuno.

Lei: maffigurati. è che semplicemente l’uomo “della vita” non esiste

Lui: se esistesse, come dovrebbe essere?

Lei:  non dovrebbe, t’ho detto che non esiste

Lui: su, fai uno sforzo, cerca di essere creativa, prova a immaginare

Lei:  ... ... ... ecco, uno che sparisse quando non avessi voglia della sua presenza.

Lui: ho capito, l’uomo interruttore, che lo accendi e spegni a tuo piacimento.

Lei: già. click.




(disclaimer: la bottiglia di vino è stata una sola)





 

venerdì 14 gennaio 2011

Brasile in sintesi



  1. La delinquenza è alle stelle, come al solito


  2. Piove troppo


  3. Il traffico a san  paolo è infernale


  4. La valuta locale è troppo alta, ossia il cambio è sfavorevole per noi nonostante il super euro.


  5. Mangiare in un ristorante a san paolo a momenti costa di più che a milano (conseguenza della voce 4.)


  6. Direi che quasi tutto costa come o di più che a milano (anche  in questo caso, conseguenza della voce 4.)


  7. Se non hai soldi (e tanti) per pagarti un’assicurazione medica decente sei nei guai


  8. Se non hai soldi (e tanti) per pagare la scuola dei figli, loro saranno nei guai


  9. La nuova presidente, tale dilma non ricordo il cognome, non mi piace. 


Però...



  • La birra è squisita, va giù come se fosse acqua


  • La crisi economica, lì non si sa nemmeno cosa sia


  • C'è spazio in abbondanza e fa caldo


  • Mi piace andare lì, in fondo ci sto bene.




giovedì 13 gennaio 2011

le vite degli altri




La vedo salire sul treno alta velocità, in mezzo a quel mondo di persone anonime che di mattina si spostano. Si siede proprio di fronte a me, mi guarda ma sembra non vedermi. Anzi, sembra non vedere niente e nessuno: lo sguardo è distante, si capisce che con il pensiero lei non è lì.

La osservo:  ha abbondantemente superato i quaranta, è spettinata, senza trucco, vestita in nero, sembra un po’ stanca.  Ma è serena.

Suona un telefono, il suo. Mentre inforca gli occhiali per vedere chi la chiama, per un momento il suo viso ha un’espressione un po’ seccata. Espressione che sparisce non appena lei vede chi la chiama. Allora si decide a rispondere.

Non riesco ad ascoltare cosa dice al telefono, parla con la mano davanti, sento solo che dice parecchie volte “sì”. E mentre parla sorride, anche con gli occhi. Appena la telefonata finisce, spegne il cellulare, chiude gli occhi e forse si addormenta, continuando a sorridere fra sé e sé.

Mi chiedo per quale motivo in quel momento sia così distante da ciò che la circonda e sorrida.

E mi rendo conto che non lo saprò mai. E cerco di non invidiarla.






 











 


domenica 2 gennaio 2011

Soluzioni



Ho letto poco fa non so più dove che le persone distratte sono più creative - e quindi più capaci di risolvere i problemi - di coloro che si concentrano.

Mi sento come l’eccezione che conferma la regola: distratta che più distratta di così non si può, e con la creatività pari a zero.

E per quanto riguarda i problemi: ho deciso che la loro soluzione non dipende da me.

E così ho risolto.