venerdì 24 aprile 2009

Pigrizia


 

Di cose da dire ne avrei, ma non saprei da che parte iniziare.

O forse sono semplicemente pigra.

 

 

venerdì 17 aprile 2009

Posti (2)

 


La scorsa settimana sono stata a Parigi, ma l’unica cosa che ho visto è stato un pezzo di panorama periferico dal finestrino del taxi che mi ha portata dall’aeroporto verso il centro, e poi dal centro verso l’aeroporto.


Ieri sono stata a Bruxelles, e l’unica cosa che ho visto sono stati pezzi di periferia, dal finestrino del treno che dall’aeroporto mi ha portata in stazione. Poi ho preso la metropolitana.

Non importa dove, le periferie sono sempre brutte. In compenso in questo periodo non ho più paura dell’aereo.

 

 

domenica 12 aprile 2009

posti

 


Che poi una si arrovella il cervello cercando di inventarsi posti strani dove andare.


E si dimentica dei posti che ci sono dietro l’angolo.


Nel parco del Ticino, la ciclabile del naviglio che porta a Bereguardo in una mattina di aprile è completamente vuota. E magicamente avvolta dalla nebbia. Qua e là qualche risaia allagata, il rumore delle ruote della bici, e poi il silenzio.


 

martedì 7 aprile 2009

C'entra nulla, ma

Una si fa un culo quadro per riuscire a portare a termine una cosa, ma se poi la cosa riesce bene, e oltretutto dopo una pensa che si è addirittura divertita, allora ne è valsa la pena.


Ognuno è fatto a modo a suo. E se prendi le persone per quello che sono, alla fine smetti di incazzarti. E loro sono contente e danno in meglio di sé. Fanno eccezione gli stupidi. Per loro, l’unica soluzione è prenderli a sberle.

 

Ci sono uomini che man mano che li senti parlare diventano più e più affascinanti. Per fortuna che a un certo punto chiudono la bocca, altrimenti rischi l’innamoramento.

 

 

lunedì 6 aprile 2009

Non sempre

 


Non sempre ognuno ha ciò che si merita.

Il terremoto non se lo sono meritato.


 


 

sabato 4 aprile 2009

Lavanderia again


 

Sono andata in lavanderia a portare trapunte, piumini e coperte invernali da lavare.

Ispirata dall’avvocato di cui al post precedente, ho chiesto se li posso lasciare lì fino a ottobre, che ho problemi di spazio in casa.

Mi hanno detto di sì.

Poi ho detto che da qui a ottobre con ogni probabilità perderò lo scontrino per ritirarli.

Mi hanno chiesto nome cognome e numero di telefono, se li sono segnati e mi hanno detto che posso tranquillamente perdere lo scontrino.

 

Milano talvolta sembra quasi una città umana.

 

 

mercoledì 1 aprile 2009

L’avvocato in lavanderia

 


Sono in lavanderia, a ritirare dei vestiti.


Davanti a me c’è un signore che sta ritirando quintali di cose, fra camicie, pantaloni, giacche, maglioni, e chi più ne ha più ne metta.


Il signore ha in mano una pila di scontrini stropicciati (che nella lavanderia dove vado io si paga in anticipo), man mano li passa al commesso che – stravolto – cerca di trovare le cose.


Il commesso a un certo punto gli “avvocato, questi scontrini sono del 2008, ci vuole un po’ di tempo a trovare la roba da restituirle”.


L’avvocato: “se adesso non ha tempo, passo in un altro momento”


Il commesso, in panico: “no no, è meglio che ritiri tutto adesso, altrimenti mi lascia la roba qui fino al 2010”.


Nel frattempo, sul banco della lavanderia si va accumulando una pila di un metro cubo di vestiti, camicie, giacche dell’avvocato, lavati, stirati e impacchettati.


La coda di gente in attesa si allunga, il commesso è sempre più stravolto.


E l’avvocato, con una lentezza che fa venire il latte alle ginocchia, prende un vestito, camicia, giacca alla volta e cerca di sistemarli in un borsone troppo piccolo.


 


Chissà come sarebbe averlo come avvocato di difesa in un problema legale.