venerdì 29 giugno 2007


Apprendo ora, dalla mail dell’esselunga, che se compro sei confezioni simmenthal la consegna della spesa è gratuita.

L’ennesima promozione di cui non usufruirò.

Ora che ci penso, mi viene in mente che mai nella vita ho visto una promozione che non fosse inutile. Pazienza, vuol dire che miei consumi sono quelli giusti.

 

Consumi a parte, oggi confermo che, per una porta che si chiude, cento se ne aprono.

Certo sono porte girevoli, e va bene così; le porte girevoli mi sono sempre piaciute.

 

La lentezza di splinder in questi giorni mi dà ai nervi, ma per il resto c’è una a strana calma in giro.



mercoledì 27 giugno 2007

what's your problem?


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Se non vedi il problema, lui lo trova subito.

E se il problema non esiste, se lo inventa su misura per la situazione.

Perché è allergico a qualsiasi cosa che vada per il verso giusto.

Ed è anche specializzato nel complicare le cose semplici.

Di mestiere fa il problem maker.

 

Diffidare delle imitazioni, però:

il vero problem maker è infatti convinto di essere un problem solver.






domenica 24 giugno 2007

Ma cosa cerchi?



In qualità di blogger “comme il faut”, guardo anch’io, nelle statistiche, le chiavi di ricerca utilizzate da chi arriva qui via gugol & co.

Non che muoia dalla curiosità di sapere attraverso quali meandri gli sconosciuti arrivano qui; ciò che mi incuriosisce e diverte davvero è vedere cosa va cercando la gente su internet.

Nei risultati delle ricerche, l’uomo con il cane ha riscontrato un certo successo, anche se va detto che il successo a quanto pare è del cane anziché dell’uomo: sono rimasta a dir poco esterrefatta dalla quantità di gente che è alla ricerca di “sesso con il cane”. E ciò che mi sconvolge di più è che la gente lo cerchi su internet. Cosa si aspettano, che qualche cane internauta abbia un sito internet?

 

E io dopo aver sparlato della sagrada familia, ho cercato fotografie della alhambra di granada. Perché ho pensato che, fra i pochi monumenti/chiese/ palazzi che ho visto, la alhambra è quello che preferisco in assoluto.

Tuttavia nessuna delle foto trovate sul web mi ha entusiasmato, e quindi sono andata a riguardarmi l’alhambra nelle foto scattate da me. Che sono una più brutta dell’altra, perché non so fotografare, però mi entusiasmano ancora.

 

Quasi quasi lancio un’indagine: quale è stata l’ultima cosa che hai cercato sul web?

 

 







giovedì 21 giugno 2007

Questa settimana non

amazonia



 

Non ho avuto il tempo di fare niente.

Non ho letto mezza riga di un giornale o di un libro e non sono andata a nuotare, che appunto non avevo il tempo di farlo, e nemmeno la testa.

Non ho pagato la prima rata dell’irpef, che mi sono dimenticata; ormai, ritardo per ritardo, la pagherò domani, che oggi non ho voglia di rovinarmi la serata.

Non sono andata dall’ortopedico a farmi vedere la mano incidentata, anche se a distanza di quasi due mesi il dito è ancora gonfio e storto e mi fa male, e ho paura che resterà storto per sempre.

Non ho pensato all’uomo con il cane, perché non sono mai più andata al supermercato e mi è venuto in mente solo adesso. 

Oggi finalmente è arrivata la decelerazione, ma mentre mi riposo avverto quasi una sensazione di smarrimento.

 

Il vero e grande scoop del tiggì di oggi è che l’arbitro (o ex-arbitro) collina ha chiesto cinquecentomila euro all’anno per fare non ho capito bene cosa.

Ma lo scoop ancora maggiore è che qualcuno ha osato dire che forse è troppo.

 

martedì 19 giugno 2007

Storie di ordinario lavoro

  

Io: - Potresti per cortesia predisporre una serie di tabelle?

Lo stagista che si crede padrone del mondo: - Certamente

 

(segue dettagliata spiegazione da parte mia su come fare le fantomatiche tabelle, mentre il suo sguardo rivela tutta la sua noia e la sua superiorità)

 

Concludo la spiegazione, e chiedo: - E’ tutto chiaro?

Lui: - Certamente. Ma devo anche metterci i numeri dentro, nelle tabelle?

 

Beata gioventù. Forse.

E io prima o poi imparerò che, con chi si crede padrone del mondo, sia nel lavoro sia nella vita, certe cose non vanno mai date per scontate.







sabato 16 giugno 2007

Convinzioni in una mattina di piena estate


 

Sostengo la teoria che il sonno dormito dovrebbe essere cumulativo. E che dovremmo essere noi a decidere quando accumularlo. In altre parole, se ci si para davanti una giornata in cui non si ha voglia di far niente, si sceglierebbe di dormire, per 24 o anche 36 ore di fila. E così si avrebbe la scorta di riposo per poter stare svegli non-stop e senza ombra di stanchezza 72 o 92 ore.

 

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Non ho mai condiviso la cosiddetta par-condicio in campo lavorativo, le donne infatti dovrebbero guadagnare più degli uomini. Semplicemente perché, calcolatrice alla mano, vivere da donna costa molto di più che vivere da uomo.








La Sagrada Familia è una delle opere d’arte più brutte che mi sia capitato di vedere. Sarà pure un capolavoro, ma la detesto.









martedì 12 giugno 2007

L'uomo con il cane


All’uscita del supermercato, sto cercando di trasformare la bicicletta in un furgone e di sistemare, nel cestino + appesi al manubrio + appesi a me stessa, i tre sacchetti pieni di provviste appena acquistate, la borsa con il computer e la borsa con le solite cianfrusaglie inutili che da sempre mi porto dietro.

 

Operazione tutt’altro che semplice, in quanto deve essere svolta senza posare nulla per terra, che non mi piace appoggiare le cose per strada. Allo stesso tempo evitando di fare cadere la bicicletta, la quale, non appena metti qualcosa nel cestino, com'è noto cade.

 

Ed ecco che arrivano lui e il cane, lui per pudore evito di descriverlo, il cane non potrei comunque descriverlo perché non l’ho guardato.

Lui (lui lui, non il cane) mi guarda divertito e con un sorriso travolgente mi chiede “le serve aiuto?".




Io lo guardo abbagliata, al punto che non mi passa nemmeno per la mente che di solito ho paura dei cani, sfodero il mio miglior sorriso e gli rispondo “No grazie, ce la posso fare da sola”.

 

Sob.




domenica 10 giugno 2007

dieci ore di sonno

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 immagine presa da www.m5project.com





Dopo aver dormito ininterrottamente per dieci ore, un day after che inizia al rallentatore mi fa venire alcune idee brillanti. Infatti, credo di aver risolto brillantemente il problema del filo attorcigliato: staccherò dal telefono filo + ricevitore (o si chiama cornetta?) e li appenderò al soffitto, con la cornetta verso il basso. Così con il peso della cornetta si disattorciglierà per bene e, se lo lascerò così un po’ di giorni, perderà il “vizio” dell’attorcigliamento.

E nel frattempo fungerà anche da elemento decorativo per la casa.

Quando poi vorrò dare un tocco di modernità alla casa, senza svenarmi con l’arredamento nuovo, appenderò il cordless, al soffitto. Così eviterò anche di perderlo. Già che ci sono, appenderò anche il cellulare, visto che spesso perdo anche quello.

 

Dieci ore si sonno portano anche a pensare che talvolta i miracoli esistono: circa un mese fa avevo cercato un libro dal mio fornitore abituale, non c’era, mi hanno detto “lo ordiniamo, ci impiegherà circa un mese ad arrivare, ci lasci un numero di telefono e la avvertiamo quando arriva”. “Rispondo “va bene”, lascio il numero del cellulare, e ovviamente dimentico completamente la cosa.

Quando ieri sono passata a ritirarlo, dopo aver ricevuto un sms sorprendente con dentro scritto “il libro che ha ordinato è a sua disposizione”, e oltretutto ho preso il libro senza sborsare nulla perché ho pagato con i “punti” accumulati nella cosiddetta carta fedeltà, stentavo a crederci.

E adesso me ne vado da qualche parte al sole a leggere, che i libri dei miracoli vanno letti subito.

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Aggiornamento del 12.06.07:

dopo le molteplici richieste, informo che il libro dei miracoli è "Memoriale del convento", di J. Saramago. Se non mi piacerà, maledirò il libraio, che poteva fare a meno di procurarmelo e così avrei risparmiato i preziosi punti-fedeltà.

 




giovedì 7 giugno 2007

alla ricerca del cordless perduto

Ma perché i fili dei miei telefoni cosidetti fissi sono sempre costantemente eternamente attorcigliati, che è quasi impossibile alzare il ricevitore senza tirare su l'intero telefono?

E quando poi accuratamente “disattorciglio” il filo, operazione che a farla bene dura diversi minuti, dopo la seconda telefonata è tutto attorcigliato di nuovo?

Per cortesia, non mi si dica di usare il cordless: è sparito in mezzo al caos che ho per casa e oltretutto è completamente scarico. Infatti ho già provato a telefonarmi per vedere se lo rintracciavo, senza successo.

 

Rinuncio alla ricerca del cordless invisibile e mi tengo il filo attorcigliato, accendo la tv e il tiggì della notte mi racconta che a paris hilton hanno concesso gli arresti domiciliari perché si lamentava del troppo freddo in cella. Bene, adesso che sono al corrente di questa notizia di primaria importanza, senza dubbio dormirò sonni più tranquilli.

lunedì 4 giugno 2007

Post-finesettimana

 Martedì è uno dei miei giorni preferiti perché è il momento in cui il lunedì è più lontano (*) (**). A me piace ancora di più il lunedì sera, aggiungo.


(*) senza il minimo ritegno, presa da qui.

(**) per completezza di informazione, cliccare qui.







Nel frattempo, penso alle numerose fanciulle che arrivano qui cercando su google “come essere figa”. Penso alla cantonata che prendono quando si trovano davanti i miei post, e un po’ mi dispiace per loro. Non è vero, non mi dispiace per nulla.

 

E penso che la marchesa di Merteuil, nella lettera XXXIII al visconte di Valmont,  avesse ragione quando ha detto che “un’occasione perduta, contrariamente al detto comune, si ritrova sempre, mentre non si rimedia mai al danno di un’azione precipitata”.

venerdì 1 giugno 2007


vasarely8 

  Dopo un’intera settimana in bilico fra gonnelline nere e pantaloni neri e golfini grigio topo, oggi ci vuole un tocco di colore. Diluvia, ma vado pure in bicicletta, che tanto ho l’impermeabile. Colorato.