venerdì 25 febbraio 2011

Vedete ragazzi,



ci vuole così poco a far felice una donna.

Basta un po' di applicazione e poi dovrebbe venirvi spontaneo.




Questa non è farina del mio sacco, è opera di fracatz, riferita al mio post precedente. 

Ma non avrei saputo dirlo meglio
.






mercoledì 23 febbraio 2011

Adorabile





La coppia di francesi seduta al tavolo vicino al nostro, con cui si è amabilmente chiacchierato, finisce di cenare, si alza, ci saluta e va via.



Il mio commensale: ma hai visto che gambe bellissime che aveva la francese?

La sottoscritta: no, non ci ho fatto caso. Come erano?

Il mio commensale: quasi come le tue.



(la classe, a tutti gli effetti, non è acqua)




lunedì 21 febbraio 2011

Un anno oggi



Innanzitutto, sfatiamo alcuni miti: non è vero che a smettere di fumare ci si sente meglio, che i cibi diventano più saporiti, che si ingrassa, che l’astinenza è semplice da superare, o che ti cambia la vita.



Però... poter dire che è da un anno, ossia da trecentosessantacinque giorni che non ho più toccato una sigaretta...  è una grande enorme immensa infinita soddisfazione.

Indescrivibile.





(Update: questo post non ha nulla a che vedere con l'aver fatto la cosa giusta di cui al post precedente. Ergo le cose giuste che ho la certezza di aver fatto e relative soddisfazioni sono due. Non sono mica poche, due certezze, diciamocelo.)

venerdì 18 febbraio 2011

giustezze





luther

Ovvero, una sensazione impagabile:

è quella che si ha quando

si ha la certezza di 

aver fatto una cosa giusta.



(abuso del verbo avere, oggi.)




















mercoledì 16 febbraio 2011

del perdono

Perdonare e dimenticare vuol dire gettare dalla finestra una preziosa esperienza già fatta.

A. Schopenhauer

 

(Mi rendo perfettamente conto che è il secondo post di fila in cui in qualche modo si parla del passato. Non fateci caso, è pura coincidenza. Del resto,  ora come ora il presente è tempo di viverlo, non di raccontarlo.)




lunedì 14 febbraio 2011

cambio di prospettiva



Recentemente sono stata “recuperata” su fb da un amico dei tempi della scuola.

Fra una mail e l’altra ci stiamo raccontando cosa abbiamo fatto nella vita.



Quando ci siamo persi di vista invece ci chiedevamo cosa pensiamo di fare, nella vita.



(Superfluo dire che abbiamo finito col fare cose completamente diverse da ciò che avevamo pensato. Probabilmente perché, a ben vedere, non pensavamo a niente)








Terapeutico-blog



Voi, che avete commentato il mio post precedente, probabilmente non vi siete resi conto che mi avete aperto un mondo.


Grazie!



(l’avete fatto per la vostra gloria, sia chiaro; non perdete tempo a mandarmi la fattura per la consulenza, che purtroppo non ho budget per pagarvi)




 


venerdì 11 febbraio 2011

ma secondo voi...




... se alla richiesta di andare in un’altra città a presentare i risultati di un progetto (cosa che comporta, oltre alla presentazione in sé, anche la sua preparazione), una risponde che “ci andrebbe volentieri, ma ha poca disponibilità di tempo e quindi purtroppo non può sottovalutare il costo di opportunità”, si capisce che non intende andarci per la gloria, ossia che se non la pagano non ci andrà?



Apdeit:  le risposte possibili possono essere:

- sì;

- no;

- non si capisce nemmeno ciò che hai scritto nel post



(poi farò i conteggi li pubblicherò qui)






 


mercoledì 9 febbraio 2011