giovedì 15 luglio 2010

La tizia alla sbarra


La strada davanti al Gaetano Pini è chiusa da una sbarra, c’è una tizia dentro a un gabbiotto (*) che fa alzare la sbarra quando deve passare una macchina.
Passo da lì tutte le mattine in bicicletta. 
Ma lei non fa alzare la sbarra, tanto tra la sbarra e il marciapiede di fronte c’è uno spazio, e se vado adagio adagio riesco a passare, appunto tra la sbarra e il marciapiede.
Mentre passo, guardo la tizia, lei mi guarda,  non ci salutiamo mai.
Io penso che certo non si stanca al lavoro, e chissà quanti libri riesce a leggere, mentre lavora.
Non ho idea di cosa pensi lei.
 
(*) non sono certa che si dica così, ma non mi viene in mente un’altra parola


15 commenti:


  1. Se si fa tutto il giorno chiusa in un gabbiotto, cosa vuoi che possa pensare ?
    Poveretta, neanche fosse un uccellino.

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  2. Certo che un lavoro che ti fa perdere il sorriso è proprio un brutto lavoro

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  3. davvero un bel lavoretto. chissà quante storie può immaginare guardando chi passa! ciao

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  4. quasi quasi ci passo in bicicletta per vedere la tizia del gabbiotto

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  5. come gli uccellini..
    in gabbia perdono di vitalità.

    ciao*

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  6. io penserei che potresti almeno salutare

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  7. Tutti i giorni lavorativi vedo passare una tizia in bicicletta. Non alzo la sbarra perchè tanto ci passa. Ci salutiamo con uno sguardo. Immagino stia andando al lavoro, data l'ora. Non ho idea di cosa pensi.

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  8. Stavo per scrivere quello che ha scritto cristina13!

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  9. lavoro noioso, ma non faticoso. Sempre meglio di un collsenter... credo. Ciao.

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  10. Altro che libri, temo che abbia il cervello ormai in pappa...
    Lela

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  11. Per il cervello in pappa c'è posto all'altro Pini, il Paolo.


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  12. Gabbiotto, gabbiotto, si dice proprio gabbiotto!

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  13. belloccia la ragazza nel gabbiotto?
    no casomai faccio una piccola deviazione prima di venire a lavoro...

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  14. secondo me nel gabbiotto ha accatastata qualche pila di DIVA&DONNA  e NOVELLA2000

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  15. Mi ricorda vagamente la protagonista de "L'eleganza del riccio"...
    Forse, come lei, legge Tolstoj e Omero. :-)

    Tatiana

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