giovedì 26 giugno 2008

Il boss è il boss

 

theboss 


Spettacolare

Musicale

Scenografico

Coinvolgente

Ballabile

Sensuale

Divertente

Emozionante

Sorprendente

Ritemprante

Appassionante

Straordinario

 

Per descrivere il concerto di ieri sera a San Siro, le parole non sono sufficienti.







Watch him here




















lunedì 23 giugno 2008

La gomorra nostrana

Ebbene sì, anch’io ho letto gomorra, il best-seller dei best-seller. La lettura prometteva bene, mentre leggevo avvertivo la nausea che mi prende quando un libro mi coinvolge.

Ma questo è stato solo l’inizio.

Poi la nausea ha lasciato spazio a una noia crescente, così che ieri ho finito (finalmente!) il libro saltando una media di quattro pagine su cinque.

Il best seller secondo me non dice nulla che, se non si sa già, si intuisce facilmente. Ciò che fa un certo effetto è, forse, leggere le vicende una in seguito all’altra, senza soluzione di continuità.

Ma la monotonia delle ripetizioni finisce per annullare qualsiasi effetto.

Inoltre, del tutto superflui gli interminabili – e appunto ripetitivi - racconti del tizio del clan tal dei tali che era parente di caio e poi ha fatto ammazzare uno dell’altro clan e allora questo dell’altro clan per vendetta ha ammazzato il cugino di. Sarebbe bastato un solo racconto, una sola volta, per rendere l’idea delle dinamiche.

E per chi desidera descrizioni di violenza, credo che in giro ci sia di meglio.

 

 

 

domenica 22 giugno 2008

Il pessimista cosmico

 

Tu sei tutta contenta perché fa caldo c’è il sole c’è luce fino a tardi, e lui non perde occasione per farti notare che da oggi le giornate iniziano ad accorciarsi.



giovedì 19 giugno 2008

Ma ti pare un sogno?


 

[omissis, vi risparmio il sogno completo, che sono buona]

 

… e stavo per andarmene da milano, per ritornare, forse, da lì a sei mesi. Vado a depositare un po’ di cose in cantina, trovo la cantina con la luce accesa e dentro alcune cose che non erano mie.

E lì fra le cantine c’era una sacco di gente, che seduta comoda su sedie a sdraio, di quelle che si usano al mare, chiacchierava del più e del meno.

C’era una che conoscevo e le chiedo se secondo lei era meglio che mettessi fuori le cose altrui o che le tenessi chiuse in cantina.

Lei mi dice di tenerle pure dentro ma, visto che la cantina sarebbe rimasta chiusa per almeno sei mesi, era consigliabile togliere l’aria, dalla cantina. E mi spiega come fare:

“Entri nella cantina, socchiudi la porta lasciando solo uno spiraglio, così che mentre respiri l’aria esce. Metti una lattina di cocacola o di birra vuota  in mezzo alla cantina, quando la lattina diventa blu vuol dire che l’aria è uscita. Poi esci di corsa dalla cantina anche tu e chiudi in fretta la porta dietro a te”.

Risveglio. Fine del sogno.

 

 

lunedì 16 giugno 2008

Smisuratamente

Gira voce che la sottoscritta sia misurata.

Se però adesso la sottoscritta dichiarasse di essere smisuratamente arrabbiata, certamente non renderebbe l’idea.

 

La verità è che la sottoscritta in questo momento è incazzata come non mai. Incazzata come una iena. Anzi, come due iene.

 

Che eri subdola, lo si sospettava da un pezzo; adesso ne abbiamo la certezza. Tranquilla, la sottoscritta non medita vendetta, che ha altro da fare.

Si siede comoda in riva al fiume e aspetta che passi il tuo cadavere.

E mentre scrive le viene in mente come modificare il corso del fiume, così che passi dalle sue parti molto molto presto.

E così la sottoscritta si sente già meglio, ecco.

 

 

 

sabato 14 giugno 2008

Van di qua, van di là

Van Nistelrooy


Van Persie


Van Bronckhorst


Van der Sar


 


E’ una scelta difficile.


Ma le difficoltà vanno affrontate: scelgo lui.







edwin
























































 


 


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Apdeit per pierosky: ecco gli altri tre.


Namber 1



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Namber 2


van persie


 


 


 


 


 


 


 Namber 3


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venerdì 13 giugno 2008

Mi pare evidente che

 


fra Italia e Romania, gli arbitri del calcio sostengano la Romania.


Hanno le loro ragioni per farlo, suppongo.



 

mercoledì 11 giugno 2008

E va detto che

E va detto che ieri la serata è stata decisamente piacevole: compagnia e ristorante squisiti.

Che mi hanno fatto divertire e tornare il buon umore.

E va detto che, malgrado me la tiri da autonoma indipendente che se la cava da sola ecc ecc, apprezzo in modo particolare certe gentilezze nei miei confronti.

 

E va anche detto che mi fanno notare che i miei (rari) post sono sempre equilibrati, soppesati, non c’è mai una parola di troppo. Però va detto che quelle (rare) volte che scrivo le mie due righe, scrivo “di getto”, senza pensarci troppo su.

Si vede che mi auto-censuro senza nemmeno accorgermene.

Forse (molto forse, eh) dovrei rifletterci su.

 

 

 

 

sabato 7 giugno 2008

i magnifici undici

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E sì che a me il calcio interessa meno di niente.

Però ogni due anni arrivano i mondiali o gli europei, e non so cosa mi prende, ma mi sembra di non poter rinuciare a vedere una partita.

E stasera, capitati per caso in un ristorante kitschissimo sperduto fra le colline dell’Oltrepo, come è ovvio con la tivvù accesa - hai visto mai un ristorante kitsch senza la tivvù accesa? – si è cenato in compagnia di Portogallo-Turchia.

Per fortuna la partita è finita come volevo. Perché in ogni partita è d'obbligo scegliere una squadra per cui tifare, altrimenti a guardare le partite non c’è gusto.


E comunque, non sorvolerei sul fatto che Nuno Gomes ha delle gran belle mani.

 

 

venerdì 6 giugno 2008

palcoscenico

Ormai mi sto abituando a parlare davanti a una platea.

Non senza fatica, vinco la paura, penso che se mi sbaglio poco importa, tanto errare è umano.

E oltretutto sono egocentrica, quindi ammetto che qualche volta essere al centro dell’attenzione non mi dispiace.

E così dico quel che ho da dire, come se fosse una recita.

Solo che dopo sono esausta.

E mi chiedo: a che pro, tutto questo?

 

 

 

domenica 1 giugno 2008

Il peggio deve ancora arrivare

 

In una serata estiva, lei sta tornando a casa a piedi. E’ un po’ tardi, ma è estate e c’è ancora tanta gente in giro, e sono solo quattro passi, e poi siamo in pieno centro a Roma, e oltretutto adesso per le strade c’è molta polizia in giro.

Lei è tranquilla, quei quattro passi notturni che la portano a casa li ha fatti mille volte. Incrocia due ragazzi che le chiedono una sigaretta, lei senza fermarsi e senza farci troppo caso risponde “mi dispiace le ho finite”, e prosegue con passo spedito, che lei è una che cammina sempre in fretta.

Dopo qualche minuto, o forse qualche secondo, vigliaccamente arrivano, da dietro: il colpo sulla testa, lo spintone contro il muro. Poi il black-out.

Lei è fortunata, se l’è cavata con dodici ore sotto osservazione in ospedale, qualche punto alla nuca e sul viso, lividi e dolori ovunque che nel giro di una settimana passeranno.

Le hanno portato via la borsa, ma ai tempi del plastic-money, cosa speri di trovarci un una borsa, a parte – se ti va bene - cinquanta euro e un cellulare che, se non è scassato, può immediatamente essere bloccato?

 

Questa bella storia è successa qualche sera fa a una mia amica di Roma, nel bellissimo clima di maggior sicurezza che il nuovo governo dice di voler garantire. Una pseudo-sicurezza che ha dato il via libera alla violenza gratuita, generando un clima di odio e di violenza che altro non fa che generare ulteriore odio e violenza.

E i vigliacchi, stranieri o non stranieri poco importa (in questo caso specifico non si sa), che fracassano la testa a una donna per rubarle la borsa, oppure per emulare i veronesi e vendicarsi perché lei è senza sigarette, nel frattempo girano tronfi: adesso si sentono i padroni del mondo.