sabato 16 ottobre 2010

Poveri, di spirito e non solo


 

Poveri di spirito, ecco cosa siete.

Siete completamente infelici, nelle vostre vite consunte non avete mai vissuto un singolo momento di gioia.

Nessuno vi stima; vivete nella più profonda solitudine ma siete così stupidi da non accorgervene.

Vorreste essere dei criminali duri e puri, ma siete sprovvisti dell’intelligenza necessaria per ideare il “colpo grosso”.

Siete soltanto dei mediocri miserabili, che andate in giro la sera a rubacchiare cose di poco valore, nella speranza di rivenderle a persone disperate quanto voi.

Certo siete vigliacchi, che rubacchiate solo alle donne. Non soltanto perché sapete che in un eventuale scontro fisico avreste sicuramente la meglio, ma soprattutto perché temete di incontrare qualcuno fisicamente superiore e a voi.



Avete cancellato il passato, perché vi vergognate.

Oggi come oggi non vi guardate allo specchio perché non riuscite a sostenere il vostro stesso sguardo: nella vostra vigliaccheria, avete paura che vi faccia capire quanto inutili sono le vostre esistenze.

 

Non avete un futuro, se sarete fortunati vi sarà concesso di marcire in qualche carcere, cercando di scansare la violenza dei vostri compagni di sventura.

Altrimenti vi troveranno in una notte di inverno, sotto una panchina di un qualche parco, congelati e in arresto cardiaco irreversibile causa over-dose di qualche droga tagliata male.

Oppure, più probabilmente, finirete morti accoltellati in qualche rissa di periferia, da persone che credevate amiche.

 

Nel frattempo, le persone a cui avete  rubacchiato, passato lo spavento, fatta la denuncia e smaltita l’incazzatura, si ricordano che, nella loro vita, un oggetto in più o in meno non fa la minima differenza.




 


10 commenti:

  1. invettiva giustissima

    (ma quanti erano?)

    ciao isi

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  2. tutto ok, piccolé?

    nessuno ti ha toccata, vero?



    le cose si ricomprano, sono solo soldi, vanno e vengono.

    l'importante è che tu stia bene, smaltita l'incazzatura.

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  3. yet, era il solito duo di tamarri in motorino.



    gatta, grazie, tranquilla, non mi hanno sfiorata, sto benone.

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  4. Ma forse anche no (a prescindere dal fatto che è ovvio che mi spiace quel che ti è successo). 



    Voglio dire: la stupidità è diffusa, il livello è bassissimo, il furto ha perso il disvalore sociale ("lo fanno tutti"). I due deficienti sono "omologati" (come urlava Flavio Bucci in "Maledetti vi amerò"), passeranno a cose più articolate, che so, un impiego in banca o una carriera da avvocato e poi da deputato...


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  5. cosa

    cosa ti hanno preso?

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  6. Io a questi glielo auguro proprio di essere trovati come hai detto tu.

    L'importante è che non ti abbiano toccata, che tu stia bene.

    Buona domenica

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  7. capisco.

    mi sono entrati in casa un paio d'anni fa.

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  8. lot, concordo sul fatto che la stupidità dilaghi, ma ciò succede da sempre.concordo anche sullo sdoganamento del furto e, più in generale, della disonestà.

    dissento sul resto. stavo scrivendo un quasi romanzo sul tema, ci farò un post perché trovo che sia un tema interessante.





    kov, nulla che non sia sostituibile, anche se per sostituirlo a tutti gli effetti mi ci vorrà un po' di tempo. dettagli in pvt.



    maj, grazie,  sto benone. buona domenica pomeriggio a te.



    arancio, ecco, quando ti entrano in casa deve essere una sensazione molto peggiore: non solo il furto in quanto tale, ma anche l'invasione del proprio spazio, dove uno in genere si sente protetto.

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  9. Ricevuto visita dei ladri? Mi spiace, è davvero brutto, anche se abbiamo ormai tutto: è brutto pensare che frughino nei ricordi, soprattutto...

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  10. leela, auto-rabbia e vergogna mi sembra un'esagerazione. però è vero che la prima cosa che si pensa (quando per fortuna non c'è aggressione) è : "ma come ho fatto a essere così distratta"?



    lau, no no, per fortuna. usa cosa molto più innocua: un semplice scippo mentre ero in bici.

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