mercoledì 30 luglio 2008

La strada, di Cormac McCarthy

 

Finito ieri notte, è uno dei più bei libri che ho letto.

Una scrittura scarna, dialoghi essenziali, che coinvolgono fin dalle prime righe.

Un pugno allo stomaco.

Un libro angosciante, triste, crudele. Ma oltremodo emozionante.

Non so più da quanti anni non mi capitava di piangere per un’ora dopo aver finito un libro, ecco.

 

 

 

lunedì 28 luglio 2008

Iper realismo

-         Amore, non ti lascerò mai.

-         Io invece sì, idiota.

 

(vista scritta su un muro di una stazione)

 

 

 

sabato 26 luglio 2008

C'è che





E’ da un po’ che non scrivo una parola.

C’è che non ho visto cose che voi umani.

C’è che non so se ho da dire.

C'è che talvolta ascolto.





martedì 8 luglio 2008

Le ragazze di milano vanno al mare

Finesettimana lungo in Liguria.

E domenica si doveva andare in una spiaggia che sapevano loro, dopo santa margherita o giù di lì, che loro sono della zona e conoscono i posti dove si evita la ressa dei turisti della domenica.

Ma ecco che domenica mattina c’è qualche nuvola in cielo, e c’è anche un po’ di vento. E puntuale arriva la telefonata-bidone: con le nuvole non è tempo da spiaggia, e se c’è vento il mare è mosso.

La sottoscritta cerca di spiegare che se non c’è molto sole in spiaggia si sta meglio, e che se il mare è mosso è meglio, che quando è piatto è una noia, e che è evidente che si può andare lo stesso.

Ma l’interlocutore ha l’asso nella manica: “c’è il rischio che si metta a piovere”.

La sottoscritta si rimangia il “vaffanc*” che le affiora sulle labbra e con la dovuta calma spiega che se piove ci si infila in un bar e si aspetta che smetta, e che nella peggiore delle ipotesi si torna indietro.

Ma non ha potere di persuasione e capisce che - come al solito – se vuole fare una cosa da deve fare da sola, e prende un treno da sola e se ne va da sola alla spiaggia che conosce lei. Dove il tempo è diventato bello, dove il mare era perfetto, dove la gente che c’era era poca ed era quella giusta.

Alla faccia di coloro che si spaventano per mezza nuvola e rimangono ad annoiarsi in città.

 

 

 

giovedì 3 luglio 2008

Pubblicità moderne

Poco fa in una serata di relax casalingo, ho la malaugurata idea di accendere la tivvù.

E vedo un tizio con i capelli piuttosto lunghi, verticali, ovvero appiccicati all’insù, a mo’ di punk, tanto per intenderci. E il tizio si mette il casco della moto, e quando se lo toglie i capelli sono perfettamente verticali come prima. E poi c’è un susseguirsi di metti casco togli casco, e ogni volta i capelli sono sempre perfettamente sparati al’insù.

E poi scopro che è la pubblicità di un gel maschile o qualcosa di simile, a quanto pare di altissima qualità, perché  i capelli non scendono mai...

Peggio di questo, solo le pubblicità dei rasoi per la depilazione maschile (ho detto depilazione, non farsi la barba, eh) che mi è capitato di vedere in Spagna l’anno scorso.