Ieri in centro a milano c’erano dei banchetti con cassette di mele; ragazzi vestiti come i volontari della croce rossa offrivano una mela a ogni passante. Non proferivano parola, e sulla giacca avevano un logo con una croce, e una scritta che sembrava scientology (la scritta non era grande, quindi non sono del tutto sicura). Hanno regalato una mela anche a me, ma non l’ho mai mangiata, ho pensato che poteva essere avvelenata.
E oggi le quattro ore e mezza sull’eurostar milano-roma semivuoto sono volate, in compagnia di ben quattro puntate di Lost. Lost terza serie, eh, mica cose già viste.
Quando per un attimo mi sono tolta le cuffie, un signore che voleva chiacchierare si è alzato dal suo posto, si è seduto di fronte a me e mi ha detto che lost gli piaceva molto. E poi mi ha chiesto cosa succedeva nella nuova serie.
Non avevo la minima voglia di parlare, e gli ho riposto che non glielo avrei detto, altrimenti se le avesse viste in tivvù non si sarebbe divertito. E mi sono rimessa le cuffie e ho fatto ripartire il film sul pc. Lui forse si è arrabbiato, o forse no.