domenica 17 ottobre 2010

Dei banditi veri



In un commento al mio post precedente si è detto che, vista la stupidità e la disonestà dilaganti, anche i disonesti deficienti avranno l’opportunità di fare carriera.

(sorvoliamo sugli onesti, tanto si sa che loro, una carriera vera, non la faranno mai)

 

Eccomi a esprimere il mio totale dissenso da tale affermazione:  una qualsiasi carriera, in qualsiasi campo, richiede non poca intelligenza.



Basi pensare ai banditi: quelli veri, e cioè quelli che hanno fatto i soldi e/o che hanno acquisito  il potere e/o che decidono sugli altri sono, senza eccezione, persone estremamente intelligenti. Brillanti, oserei dire. Persone che, anche se probabilmente non hanno mai capito la matematica o la filosofia, sono maestre in furbizia e nelle relazioni sociali. E che anche quando le cose vanno storte, se la sfangano. Due esempi su tutti: il nostro berlu (lo so, era prevedibile) e bin laden.



I banditi stupidi sono invece quelli del mio post precedente: prima della tragica e inesorabile fine che li attende, rimarranno sempre ai margini della società, tagliati fuori dai giochi e dai soldi. Questi sono i classici "voglio ma non posso", perdenti su tutti i fronti, la cui massima aspirazione di carriera è mettersi al servizio dei banditi veri (e sono così stupidi da non pensare che saranno scaricati non appena la loro utilità verrà meno).



Ecco, mi rendo conto che la teoria di C.M.Cipolla sugli intelligenti, gli stupidi e i banditi, come sempre non fa una grinza: le persone più pericolose sono quelle stupide.

Soprattutto quando aspirano a fare i banditi: per un guadagno personale bassissimo e non di rado nullo, sono capaci di causare danni immensi.








15 commenti:

  1. credo che troppo spesso confondiamo intelligenza con furbizia.

    non sempre si fa carriera con l'intelligenza. spesso si ottiene molto con la furbizia.

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  2. chi non ricava personalmente molto, pur causando danni immensi, non è necessariamente stupido

    a volte basta che sia così stronzo da trarre soddisfazione proprio dai danni inflitti

    ciao isi

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  3. Nel tuo caso più che di banditi si tratta di balordi, purtroppo sempre esistiti anche quando le mamme invece di difenderli su tutti i fronti erano ancora capaci di ammollare qualche sganassone

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  4. La teoria di Cipolla a me fa sempre molto ridere. I banditi certo che sono intelligenti. Purtroppo per le loro vittime :(

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  5. kov, vero. che la furbizia sia un talento?



    yet, sono un'ingenua: agli stronzi di cui parli tu, non ci avevo pensato.



    fra,  le mammine in questo caso on c'entrano, che a una certa età i deficienti fanno le proprie scelte.



    silvio45, in alte parole, non c'è via di uscita.



    tenda, io l'adoro, quella teoria.






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  6. sì, lo è.

    purtroppo, lo è.

    (purtroppo perchè la furbizia sta all'intelligenza come un vetro a un diamante, ma molte persone con i cocci ci campano alla grande, a quanto pare)

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  7. questione di visione di breve o lungo periodo

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  8. Esempio di stupidità: vendere il proprio voto per un cellulare.



    Son contenta che amiamo la stessa teoria, Isi.




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  9. La furbizia sottende sempre l'intelligenza. Non ho mai sentito di un furbo stupido. Per difendersi dai furbi ci vogliono persone più intelligenti. E oneste.

    Lamps.

    A.

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  10. kov, toglierei il "a quanto pare" alla fine della tua frase



    mau, visione è una parola forte, in certi casi



    c13, mi piacerebbe anche leggere sul potere della stupidità (livraghi).



    alu, secondo me difendersi dai furbi a volte è impossibile.




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  11. non m'interessano i banditi e i disonesti, che siano veri e furbi o stupidi. più che altro non trovo interessanti i loro obiettivi. ciao

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  12. E sempre più si ha l'impressione che il mondo sia dei furbi, di qualunque tipo, anche solo quelli "vorrei ma non posso" che forse fanno più danni degli altri...

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  13. ant, e se ne avessero altri?



    lau, rischia di smettere di essere un'impressione per diventare una certezza. sob.


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  14. quali? in ogni caso sarebbe solo una complicazione

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  15. nonostante il sorriso tatuato, le ville e le straville berlu è un uomo infelice 

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