venerdì 30 maggio 2008

futili impressioni

Tre giorni parigini di pioggia ininterrotta (e di lavoro ma non troppo) mi hanno fatto concludere che noi qui ormai siamo irrimediabilmente decadenti.

Dal mio punto di vista sostanzialmente futile e superficiale:

Gente “più bella” rispetto a qui, vale a dire, più originale, più stravagante, più sorridente.

E più gentile (chi ha detto che i francesi non brillano per simpatia?).

Stranieri più integrati.

Meno povertà in giro.

Vetrine dei negozi più belle, più varie, più colorate.

E tante, davvero tante, vetrine con abbigliamento per donne incinta, che i francesi fanno figli.

 

 

 

 

 

 

sabato 17 maggio 2008

l'altra sera

 


Arrivo per cena al ristorante, direttamente dal lavoro. Appena seduta a tavola, mi accorgo di non avere in borsa le chiavi di casa. Controllo subito le altre cianfrusaglie in borsa e vedo che non manca nulla. Deduco quindi che non si è trattato di furto, ma che le chiavi di casa le ho semplicemente perse, oppure le ho dimenticate in ufficio. La cosa non mi sorprende, visto che perdo tutto.

Appurato che recuperare il secondo mazzo di chiavi quella sera stessa mi sarebbe costato un patrimonio in taxi, e concordato che me le avrebbero lasciate in portineria la mattina dopo, in tutta tranquillità decido di godermi la cena e la compagnia, squisite entrambe.

Dopo cena sarei ripassata in ufficio per vedere se le chiavi erano lì. Se non le avessi trovate, visto che dopo cena mi aspettava comunque una nottata di lavoro, avrei deciso se fermarmi in ufficio a lavorare fino a quasi di mattina, oppure se me ne sarei andata a dormire in hotel.

Finita la cena, ho un momento di autoadorazione grazie alla mia nonchalance riguardo alla faccenda delle chiavi. Decido di condividere il momento con il commensale e gli chiedo “non pensi che io sia una donna fenomenale, che non si scompone per imprevisti quali lo smarrimento delle chiavi di casa, e oltretutto sa organizzarsi in maniera brillante?”

Il commensale risponde: “Certo. Perché tu sei glaciale. Come una gelida milanese”.

 

N.d.R. le chiavi le ho trovate appena finita la cena, erano nel cestino della bicicletta parcheggiata di fronte al ristorante.

 

Disclaimer: non so se le parole del dialogo con il commensale sono state esattamente queste, è passato qualche giorno e non mi ricordo bene. Però il concetto era esattamente quello che ho scritto, che certe cose mica le dimentico.

 

 

 

sabato 10 maggio 2008

dei gatti e dei cani

Linda_Anderson_Cat_Fight_en


Linda Anderson, Cat Fight, 1984 (presa da www.migraine-aura.org)

 

 

 

Ho osservato che nelle lotte fra gatti quasi sempre vince l’aggressore. Quando in battaglia il gatto si accorge di aver la peggio non esita a scappare, laddove il cane combatte fino alla sua stupida morte. Come mi disse il mio vecchio maestro di lotta giapponese: “Se il tuo gioco non funziona, meglio che te la batti”.

 

William S. Burroughs, Il gatto in noi



martedì 6 maggio 2008

Il gatto in noi

 

Il gatto non offre servigi. Il gatto offre se stesso. Naturalmente vuole cura e un tetto. Non si compra l’amore con niente. Come tutte le creature pure, i gatti sono pratici.

 

William s. Burroughs, in Il gatto in noi.


venerdì 2 maggio 2008

Sfaccendati

 

Ancora sulla vicenda dei redditi che girano su internet, che ormai è diventata un tormentone, noto che il Sole 24 Ore ha addirittura pubblicato le istruzioni per rintracciare i file nel dark side of the net.

Con tanto di note e precauzioni, fra cui: Innanzi tutto, i file sono stati distribuiti originariamente dall'Agenzia delle Entrate in un formato "solo testo". Questo vuol dire che chiunque può aver modificato il file originale prima di inserirlo nella rete eMule, per esempio, cambiando la cifra del proprio reddito e moltiplicandola (o dividendola) per 10.

 

Ma chi è più sfaccendato? Colui che va a modificare i file o colui che ha l’idea che un altro possa farlo e subito si preoccupa di avvertire gli sprovveduti?

 

(a ben vedere, la sfaccendata forse è la sottoscritta, che a quest’ora non solo legge le notizie, ma poi le mette anche sul blog)

 

 

giovedì 1 maggio 2008

Insopportabile

Non sopporto molto beppe grillo. Non sopporto la sua esasperazione, la sua negatività, il modo volgare con cui si esprime.

 

Complice la vicenda dei redditi pubblicati su internet e un articolo su repubblica.it, scopro che guadagna  4, dico 4, milioni di euro l’anno.

 

Adesso lo sopporto ancora meno, ecco.