martedì 26 ottobre 2010

martedì



Detesto le parole pietanza e spizzico. Probabilmente perché non mi piace il suono della zeta.

In compenso adoro le parole sconcerto e scostante. Sono musica per le mie orecchie, probabilmente grazie al suono della esse e della ci una dopo l’altra.

 

(Sono ancora  indecisa sulla parola scazzo, ora che ci penso)








lunedì 25 ottobre 2010

dacci oggi il nostro post quotidiano


Lunedì mattina.

Ho sonno.

Diluvia.

Il caos mi circonda.

Ho il caos dentro.

Ai piedi ho le scarpe con i tacchi.

E sono di ottimo, ottimo umore.

Il resto è storia.



(sono le 11.14 mentre scrivo questo post.

vediamo fra quanto tempo il mio umore tornerà nella norma)




apdeit delle 16.51, ovvero c.v.d: il buon umore è passato da un po'. e non so se oggi ritornerà.



apdeit delle 20.05, ovvero da non credere: sono a casa, e l'umore è tornato buono. anzi ottimo, oserei dire. per completezza di informazione: sono a piedi rigorosamente nudi, senza nemmeno le calze.


giovedì 21 ottobre 2010

elogio della superficialità

Orbene, è con piacere che questo blog torna a essere l’elogio della superficialità che da sempre lo caratterizza.

La questione è che qui non si crescerà mai, visto che trovo ancora squisito lo scambio di mail botta e risposta con l’amica a proposito di come ci vestiremo per la festa di stasera.



E oltretutto stanotte ho sognato keith, e la faccenda clou del sogno è che andavo in giro con le cose in testa come lui (per chiarimenti in caso di dubbi, si veda video di cui al post precedente).

E stamattina mi sono svegliata con una decisione presa: voglio una cosa così.

Ma chissà dove mai la troverò a milano, e poi oggi ho il problema che non ho tempo di andare a cercarla.



Il problema vero, però, è che alla mia veneranda età queste scemenze non solo le penso, ma le scrivo anche. Pazienza, così è.








lunedì 18 ottobre 2010

Qualcosa di bello, era ora

Bon, basta parlare di banditi e di stupidi et similia, che mi sono venuti a noia.



E in giro ci sono molte cose interessanti e belle e divertenti da fare,  da pensare, da ascoltare, da vedere.

E anche persone strepitose, così strepitose che sembrano irreali.



Lui, per esempio. 

 

(lo so che ho già postato qui un video suo qualche giorno fa, e oggi anche su fb. sarò pure monotematica, ripetitiva e quant’altro, ma in questi giorni sono perdutamente innamorata di lui e non sto ascoltando altro)


domenica 17 ottobre 2010

Dei banditi veri



In un commento al mio post precedente si è detto che, vista la stupidità e la disonestà dilaganti, anche i disonesti deficienti avranno l’opportunità di fare carriera.

(sorvoliamo sugli onesti, tanto si sa che loro, una carriera vera, non la faranno mai)

 

Eccomi a esprimere il mio totale dissenso da tale affermazione:  una qualsiasi carriera, in qualsiasi campo, richiede non poca intelligenza.



Basi pensare ai banditi: quelli veri, e cioè quelli che hanno fatto i soldi e/o che hanno acquisito  il potere e/o che decidono sugli altri sono, senza eccezione, persone estremamente intelligenti. Brillanti, oserei dire. Persone che, anche se probabilmente non hanno mai capito la matematica o la filosofia, sono maestre in furbizia e nelle relazioni sociali. E che anche quando le cose vanno storte, se la sfangano. Due esempi su tutti: il nostro berlu (lo so, era prevedibile) e bin laden.



I banditi stupidi sono invece quelli del mio post precedente: prima della tragica e inesorabile fine che li attende, rimarranno sempre ai margini della società, tagliati fuori dai giochi e dai soldi. Questi sono i classici "voglio ma non posso", perdenti su tutti i fronti, la cui massima aspirazione di carriera è mettersi al servizio dei banditi veri (e sono così stupidi da non pensare che saranno scaricati non appena la loro utilità verrà meno).



Ecco, mi rendo conto che la teoria di C.M.Cipolla sugli intelligenti, gli stupidi e i banditi, come sempre non fa una grinza: le persone più pericolose sono quelle stupide.

Soprattutto quando aspirano a fare i banditi: per un guadagno personale bassissimo e non di rado nullo, sono capaci di causare danni immensi.








sabato 16 ottobre 2010

Poveri, di spirito e non solo


 

Poveri di spirito, ecco cosa siete.

Siete completamente infelici, nelle vostre vite consunte non avete mai vissuto un singolo momento di gioia.

Nessuno vi stima; vivete nella più profonda solitudine ma siete così stupidi da non accorgervene.

Vorreste essere dei criminali duri e puri, ma siete sprovvisti dell’intelligenza necessaria per ideare il “colpo grosso”.

Siete soltanto dei mediocri miserabili, che andate in giro la sera a rubacchiare cose di poco valore, nella speranza di rivenderle a persone disperate quanto voi.

Certo siete vigliacchi, che rubacchiate solo alle donne. Non soltanto perché sapete che in un eventuale scontro fisico avreste sicuramente la meglio, ma soprattutto perché temete di incontrare qualcuno fisicamente superiore e a voi.



Avete cancellato il passato, perché vi vergognate.

Oggi come oggi non vi guardate allo specchio perché non riuscite a sostenere il vostro stesso sguardo: nella vostra vigliaccheria, avete paura che vi faccia capire quanto inutili sono le vostre esistenze.

 

Non avete un futuro, se sarete fortunati vi sarà concesso di marcire in qualche carcere, cercando di scansare la violenza dei vostri compagni di sventura.

Altrimenti vi troveranno in una notte di inverno, sotto una panchina di un qualche parco, congelati e in arresto cardiaco irreversibile causa over-dose di qualche droga tagliata male.

Oppure, più probabilmente, finirete morti accoltellati in qualche rissa di periferia, da persone che credevate amiche.

 

Nel frattempo, le persone a cui avete  rubacchiato, passato lo spavento, fatta la denuncia e smaltita l’incazzatura, si ricordano che, nella loro vita, un oggetto in più o in meno non fa la minima differenza.




 


mercoledì 13 ottobre 2010

i “piantati lì” clamorosi




Di libri acclamati come capolavori, che non ho mai finito perché mi hanno annoiata, ne ho una collezione.
Uno su tutti: l’idiota, di Dostoevskij.

Curiosa di sapere i vostri.

(sì, questa è un'indagine a tutti gli effetti, ringrazio
dmw che con i suoi commenti me l'ha ispirata)


Insofferente


Insofferente, oggi più che mai.
Ma mica sofferente dentro, che l’irritazione la sento sulla pelle e la sfogo aggredendo.
Dire out-sofferente sarebbe più corretto, non c'è dubbio.

 
(Però nel leggere la diretta del salvataggio dei minatori cileni un po’ mi commuovo.
Solo un po’, eh, che su questo fronte non esagero mai).

 


domenica 10 ottobre 2010

Così, pour parler


( e per sostituire il video di keith richards che c’era prima, che a quanto pare piace solo a me)

Devo imparare che quando ho in mente di fare una cosa in un certo modo, devo farla e basta. Che quando ascolto troppi suggerimenti va a finire che le faccio alla maniera degli altri e non vengono mai bene. Nella migliore delle ipotesi, mi annoio.

Credo che, qualche volta, un po’ di dissenso in merito ai contenuti di certi post  non guasterebbe.

Sto leggendo “il viaggio dell’elefante”, penultimo libro che ha scritto Saramago, ma faccio una fatica infinita. Forse non mi piace proprio, ma rimane il fatto che Saramago ha fatto di meglio.

Fine di questo post.




giovedì 7 ottobre 2010

evergreen 2


Anche questa versione un po' più countrieggiante non è male.
Del resto, lui mi è sempre piaciuto.



mercoledì 6 ottobre 2010

Pseudo-political blog


Ricevo via mail dal Brasile (*), traduco al volo e pubblico qui:

Da qualche parte in Brasile, alle 10 di mattina di un mercoledì di settembre, una palazzina di quattro piani viene completamente distrutta da un incendio.

Tutti i componenti delle dieci famiglie del movimento dei “senza tetto”, che avevano invaso il primo piano e lì vivevano, muoiono nell’incendio.

Muoiono anche tutti coloro che abitavano al secondo piano: dodici famiglie di migranti provenienti dalle regioni del nord del paese, che vivevano dei redditi che gli arrivavano direttamente dallo stato, tramite il programma di sussidi “bolsa familia”.

Al terzo piano abitavano quattro famiglie di ex-guerriglieri che, nonostante tempo addietro avessero svolto azioni anche violente contro il governo in carica, risultavano iscritti al partito attualmente al governo e occupavano alte cariche in aziende statali. Muoiono anche’esse nell’incendio.

Al quarto piano abitavano persone di diversi tipi: ingegneri, imprenditori, impiegati, operai, venditori, assieme alle loro famiglie. Tutti si salvano.

Immediatamente il presidente del paese ha aperto un’indagine, e al capo dei pompieri ha chiesto di spiegare come mai gli abitanti del primo, secondo e terzo piano erano morti, mentre tutti quelli del quarto piano si erano salvati.

Il capo dei pompieri ha spiegato che “Quelli del quarto piano non erano in casa. Erano al lavoro oppure a scuola”.
 
 (*)ndt:
 Da 10 anni il Brasile ha come presidente Lula, del cosiddetto Partito dei Lavoratori, partito che - in un modo tutto suo -  guarda a sinistra. Dell’amministrazione di Lula e della corruzione del partito ci sarebbe molto, ma molto da dire. Anzi, da ridire, ma non è questa la sede.




 


lunedì 4 ottobre 2010

sul Pasubio

 


Le cinquantadue gallerie costruite durante la prima guerra, il dente austriaco, il dente italiano, trincee e altre gallerie. E tante croci.
Un week end di nebbia, di freddo e, sulle creste, di vento.
Era giusto così: un clima coerente con il contesto.
E noi, stupendi e protetti dentro al nostro abbigliamento montanaro supertecnico stramoderno, ci siamo resi conto di quanto siamo fragili.