thanks again , ilovecharts
Lunedì mattina.
Ho sonno.
Diluvia.
Il caos mi circonda.
Ho il caos dentro.
Ai piedi ho le scarpe con i tacchi.
E sono di ottimo, ottimo umore.
Il resto è storia.
(sono le 11.14 mentre scrivo questo post.
vediamo fra quanto tempo il mio umore tornerà nella norma)
apdeit delle 16.51, ovvero c.v.d: il buon umore è passato da un po'. e non so se oggi ritornerà.
apdeit delle 20.05, ovvero da non credere: sono a casa, e l'umore è tornato buono. anzi ottimo, oserei dire. per completezza di informazione: sono a piedi rigorosamente nudi, senza nemmeno le calze.
Poveri di spirito, ecco cosa siete.
Siete completamente infelici, nelle vostre vite consunte non avete mai vissuto un singolo momento di gioia.
Nessuno vi stima; vivete nella più profonda solitudine ma siete così stupidi da non accorgervene.
Vorreste essere dei criminali duri e puri, ma siete sprovvisti dell’intelligenza necessaria per ideare il “colpo grosso”.
Siete soltanto dei mediocri miserabili, che andate in giro la sera a rubacchiare cose di poco valore, nella speranza di rivenderle a persone disperate quanto voi.
Certo siete vigliacchi, che rubacchiate solo alle donne. Non soltanto perché sapete che in un eventuale scontro fisico avreste sicuramente la meglio, ma soprattutto perché temete di incontrare qualcuno fisicamente superiore e a voi.
Avete cancellato il passato, perché vi vergognate.
Oggi come oggi non vi guardate allo specchio perché non riuscite a sostenere il vostro stesso sguardo: nella vostra vigliaccheria, avete paura che vi faccia capire quanto inutili sono le vostre esistenze.
Non avete un futuro, se sarete fortunati vi sarà concesso di marcire in qualche carcere, cercando di scansare la violenza dei vostri compagni di sventura.
Altrimenti vi troveranno in una notte di inverno, sotto una panchina di un qualche parco, congelati e in arresto cardiaco irreversibile causa over-dose di qualche droga tagliata male.
Oppure, più probabilmente, finirete morti accoltellati in qualche rissa di periferia, da persone che credevate amiche.
Nel frattempo, le persone a cui avete rubacchiato, passato lo spavento, fatta la denuncia e smaltita l’incazzatura, si ricordano che, nella loro vita, un oggetto in più o in meno non fa la minima differenza.
Di libri acclamati come capolavori, che non ho mai finito perché mi hanno annoiata, ne ho una collezione.
Uno su tutti: l’idiota, di Dostoevskij.
Curiosa di sapere i vostri.
(sì, questa è un'indagine a tutti gli effetti, ringrazio dmw che con i suoi commenti me l'ha ispirata)
Insofferente, oggi più che mai.
Ma mica sofferente dentro, che l’irritazione la sento sulla pelle e la sfogo aggredendo.
Dire out-sofferente sarebbe più corretto, non c'è dubbio.
(Però nel leggere la diretta del salvataggio dei minatori cileni un po’ mi commuovo.
Solo un po’, eh, che su questo fronte non esagero mai).
Ricevo via mail dal Brasile (*), traduco al volo e pubblico qui:
Da qualche parte in Brasile, alle 10 di mattina di un mercoledì di settembre, una palazzina di quattro piani viene completamente distrutta da un incendio.
Tutti i componenti delle dieci famiglie del movimento dei “senza tetto”, che avevano invaso il primo piano e lì vivevano, muoiono nell’incendio.
Muoiono anche tutti coloro che abitavano al secondo piano: dodici famiglie di migranti provenienti dalle regioni del nord del paese, che vivevano dei redditi che gli arrivavano direttamente dallo stato, tramite il programma di sussidi “bolsa familia”.
Al terzo piano abitavano quattro famiglie di ex-guerriglieri che, nonostante tempo addietro avessero svolto azioni anche violente contro il governo in carica, risultavano iscritti al partito attualmente al governo e occupavano alte cariche in aziende statali. Muoiono anche’esse nell’incendio.
Al quarto piano abitavano persone di diversi tipi: ingegneri, imprenditori, impiegati, operai, venditori, assieme alle loro famiglie. Tutti si salvano.
Immediatamente il presidente del paese ha aperto un’indagine, e al capo dei pompieri ha chiesto di spiegare come mai gli abitanti del primo, secondo e terzo piano erano morti, mentre tutti quelli del quarto piano si erano salvati.
Il capo dei pompieri ha spiegato che “Quelli del quarto piano non erano in casa. Erano al lavoro oppure a scuola”.
(*)ndt:
Da 10 anni il Brasile ha come presidente Lula, del cosiddetto Partito dei Lavoratori, partito che - in un modo tutto suo - guarda a sinistra. Dell’amministrazione di Lula e della corruzione del partito ci sarebbe molto, ma molto da dire. Anzi, da ridire, ma non è questa la sede.
Le cinquantadue gallerie costruite durante la prima guerra, il dente austriaco, il dente italiano, trincee e altre gallerie. E tante croci.
Un week end di nebbia, di freddo e, sulle creste, di vento.
Era giusto così: un clima coerente con il contesto.
E noi, stupendi e protetti dentro al nostro abbigliamento montanaro supertecnico stramoderno, ci siamo resi conto di quanto siamo fragili.