martedì 28 settembre 2010


Non mi piace proprio quando non capisco certe cose, ossia quando capisco di non averle capite e non so come fare a capirle.
Forse è meglio quando proprio non capisco di non averle capite. 
Forse.






19 commenti:

  1. mannò che non è meglio
    se non capisci di non aver capito non puoi chiedere spiegazioni
    (è vero però che se non piace ciò che si è capito non lo si può più ignorare)
    ciao isi

    RispondiElimina
  2. Non sono sicuro di non aver capito di non aver capito. 

    RispondiElimina
  3. Mi sono persa...forse non ho capito...ma se ho capito di non aver capito....ho già mal di testa!!!! ;-)))

    RispondiElimina
  4. chissà quante ennemille cose non capiamo di aver capito. Ah, capirlo!

    RispondiElimina
  5. io provo a partire dal presupposto che non capisco.
    poi tutto quello che viene dopo è una conquista!
    la fisica quantistica è aldilà della mia portata, comunque.

    RispondiElimina

  6. Il tutto potrebbe dipendere da un abbassamento dellu dito
    Qualora invece non capissi il significato di quello che stai leggendo, allora è mancanza di concentrazione, divagazioni fantasiose, abbassamento della vista, indolenza, pigrizia per dover ricorrere a google, digitare il concetto ed analizzare le prime 10 possibilità che ti prospetta.
    Ad ogni modo tu dì sempre no

    RispondiElimina
  7. non opterei per il forse dell'interrogativo. invece condivido "forse"

    RispondiElimina
  8. a volte non capiamo certe cose perchè non sono come le vediamo noi, cioè non è che non le capiamo,è che sembra di non volerle capire,spero tu abbia capito,che poi l'importante è intuire le cose,capire è superfluo e rende una cosa già passata. :-)

    RispondiElimina
  9. yet,  il cuore del tutto è ciò che hai scritto tra parentesi. supersaggia come al solito.

    lot, lau, ath, non preoccupatevi. per dirla con de gregori  "non c'è niente da capire"

    gatta, anche dalla mia. nel mio caso, anche la fisica "semplice".

    fra, in effetti, spesso le cose si sono complicate quando ho detto un sì di troppo. anzi, un no di meno.

    invis, contenta lei...

    mau, mi stupisci :)

    antho, non ho mai pensato all'ìnterrogativo.

    inviv, capito perfettamente. anzi, intuito.

    RispondiElimina

  10. Si, a volte è meglio.
    Lamps.
    A.

    RispondiElimina

  11. Io quando non capisco "cambio strada". Parto dal presupposto che forse non è il concetto che mi è ostico ma il metodo quindi, cerco soluzioni alternative.

    RispondiElimina
  12. più che altro se il fatto di non averle capite (e saper di non aver capito senza riuscire a capire) viene usato per mettermi all'angolo

    questo non mi piace proprio, ed è la ragione per cui cerco sempre di capire più che posso.

    RispondiElimina
  13. lamps, solo a volte.

    muli, giusto, che irrigidirsi sulle proprie posizioni non porta a nulla.

    c13, già. perché c'è chi usa il non capire altrui a proprio vantaggio. me ne ero dimenticata.

    RispondiElimina
  14. non è un interrogativo dubbioso "forse è meglio quando proprio non capisco..."?

    RispondiElimina
  15. il forse mi piace.
    perché lascia aperta la possibilità che certe certezze smettano di essere tali :)



    RispondiElimina

  16. il capire di non capire ci fa capire che capiamo di non aver capito: ed è un bel capire!
    :)))

    RispondiElimina