venerdì 30 novembre 2007

The boss and me


 

Ecco, mi piacerebbe raccontare che il concerto di mercoledì è stato spettacolare, che il boss è stupendo e non tradisce mai e ecc ecc ecc...

E poi mi piacerebbe anche aggiungere che l’ho conosciuto di persona, e che in questi giorni non mi sono collegata a splinder perché ero in sua compagnia e poi... e poi... poi...

Sì, lo so, ho tuttora sogni adolescenziali (o demenziali?), ma va bene così, è grazie a questi sogni che mi mantengo giovane, o che sono convinta di mantenermi giovane, ma forse non c’è differenza, l’importante è essere convinti, ma qui sto divagando.

Torniamo al dunque.

Al posto dove si teneva il concerto ci sono andata, come sempre non avevamo i biglietti, ma eravamo sicuri di riuscire ad acquistarli al momento. Agli ultimi due concerti del boss infatti li avevamo acquistati senza problemi (non dai bagarini) e al prezzo regolare.

 

Stavolta però non è andata così: già all’entrata del parcheggio c’era il malefico bagarino che anziché dire “vendo biglietti” diceva “compro biglietti”.

Devo aggiungere altro?

 

Nota a margine:

Trovo indecente che i biglietti spariscano dalla circolazione mezz’ora dopo essere stati messi in vendita, e poi incontrare alle porte del concerto decine di malefici bagarini che vorrebbero venderteli a 300 euro (a fronte di un prezzo originale di 70 euro).

Soldi a questa gente, non li darò mai: è una questione di principio.

E in nome dei principi, sono disposta anche a rinunciare al boss.

 

 

lunedì 26 novembre 2007

Consigli per gli acquisti

 


immpg4







Chi non l’avesse ancora fatto, corra a vedere ratatouille: squisito, senza una sbavatura, e mi ha addirittura fatto ridere.

L’ultimo particolare non è da sottovalutare, perché la sottoscritta al cinema tende al pianto anziché al riso.

 

 

 

 







magic





Da tre giorni qui in casa non si ascolta altro che il suo ultimo cd. Forse è un po’ un ritorno a vecchi tempi, o forse no, ma del resto non ho mai avuto nulla contro i vecchi tempi.

Spero di riuscire a sentirlo e vederlo e idolatrarlo dal vivo dopodomani.

 


 

 

 

 

sabato 24 novembre 2007

Voglie, io?

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foto presa da www.meteosicilia.it

 

 

Mi è sempre sfuggito il fascino di certe stagioni.

Tre giorni di freddo e già sono stufa.

 

Ho voglia di vento caldo

di luce

di spazi aperti

di strade polverose

di terra arsa

di birre ghiacciate

di piedi scalzi

di capelli bagnati

di pelle sudata.

 

Adesso però vado al mercato, che la realtà incombe e di sole voglie non posso vivere.

 

(avviso ai naviganti: questo sopra è solo l’inizio dell’elenco, non lo si confonda MAI con un qualche tipo di poesia)

mercoledì 21 novembre 2007

cedimenti

 

 

Ormai rassegnata al fatto che l’inverno è arrivato e mio malgrado devo vestirmi di conseguenza, l’altra sera ho tirato fuori dall’armadio la gonnellina nera evergreen, di lunghezza appena sopra al ginocchio e che fa tanto sciuretta per bene. L’ho abbinata alle scarpe in stile business woman che avrebbe voluto far carriera ma non l’ha fatta ma forse ci spera ancora, ma l’abbinamento mi faceva schifo.

 

Allora ho riesumato una gonna piuttosto lunga, di quelle colorate e molli e che pendono di qua e di là, e che ti fanno apparire irriducibilmente di sinistra, e forse anche un po’ pseudo-poeta e pseudo-intellettuale. L’ho abbinata agli stivali comodi e senza tacco, di quelli che in genere non piacciono agli uomini, tanto per intenderci Ma la gonna lunga mi ha disgustata, perché non sono intellettuale e nemmeno poeta e nemmeno pseudo qualcosa, e oltretutto la sinistra che ho votato e che ora ci governa mi sta facendo incazzare.

 

Allora ho ceduto alla tentazione: ho accorciato la gonnellina nera e ai piedi ho messo gli stivalacci senza tacco, e finalmente lo specchio non mi ha risposto con una smorfia di disgusto.

 

E sì che avevo giurato a me stessa che mai mi sarei conciata così. Sono tempi strani questi.

 

 

 

domenica 18 novembre 2007

piacevoli

Dianaspool



foto presa da www.nbmg.unr.edu





Oggi mi sono fatta coraggio, ho affrontato il gelo in bicicletta e sono andata a nuotare.

Mi ci ha trascinata l’amico piscinomane, colui che, come ho già scritto tempo fa, ritiene che in piscina tutte le donne sono belle. E che per convincermi a scrollarmi dalla pigrizia, mi dice che sono fighissima, mentre nuoto.

 

Lusinghe a parte, una delle sensazioni più piacevoli nella vita è, secondo me, quella dei primi venticinque metri in acqua.

Leggermente infreddolita dall’entrata in acqua, allunghi le braccia al massimo e senti i muscoli della schiena e delle spalle che si tendono, e quelli delle gambe che si muovono a ritmo costante.

Il freddo passa subito e senti l’acqua che ti avvolge, e con una bracciata dopo l’altra i guai iniziano a rimanere indietro e il mondo è come se fosse a portata di mano.

 

Alla quarantesima vasca poi ti senti un po’ stanca, forse anche un po’ stordita, ma i guai, quelli non esistono più.

 

Grazie, endorfine.

 

 

mercoledì 14 novembre 2007

(S)catenata - seconda edizione

 

Una catena ricevuta in regalo da cristina13 non si può rifiutare.

Quindi ecco a voi i miei top five, e cioè i libri che più mi sono piaciuti, o che in qualche modo hanno lasciato il segno.

Da quanto ho capito, le regole della catena imporrebbero di raccontare anche il motivo per cui ogni libro figura nell’elenco. Però certe regole si possono infrangere senza problemi, ed è per questo motivo che nella frase precedente ho usato il condizionale.

Infatti non spiegherò per ogni titolo perché il libro mi è piaciuto, non solo perché non sono molto capace di farlo e non vorrei mai tediare i miei lettori, ma soprattutto perché temo di non saperlo nemmeno io, il motivo.

Ecco, forse sono una persona a cui una cosa piace o non piace, e che non indaga sulle ragioni.

Certo i libri che mi piacciono hanno tutti, nella mia umilissima opinione, alcuni elementi in comune. Al di là dello stile della scrittura, della storia raccontata bene e dei personaggi ben costruiti, hanno sempre un qualcosa di “torvo”, che alla fine lascia sempre un gusto un po’ amaro in bocca.

 

Qui di seguito l’elenco, in ordine alfabetico secondo il cognome dell’autore.

 

1. Il deserto dei tartari (Buzzati)

 

2. Il signore delle mosche (Golding)

 

3. Cecità (Saramago)

 

4. Dr Jekyll and Mr Hyde (Stevenson)

 

5. Il ritratto di Dorian Gray (Wilde)

 

(la percentuale di gradimento è pari a 100% per tutti)

 

  

Devo passare la catena a 5 blogger, gli eletti sono: arancioeblu, lorypersempre, mata63, trentacinque, undulant (*)

 

(*) speriamo sia la volta buona che torna a scrivere sul suo blog.

 

 

 

lunedì 12 novembre 2007

Mutazioni

 


Mi sono accorta che la libreria a tre passi da casa ha chiuso, il negozio è in ristrutturazione. Il cartello sulla porta recita che a breve aprirà un beauty store.

Ignoranti ma belli.

 

A dieci passi più in là il negozio di articoli sportivi è in svendita totale, per chiusura dell’attività. Non ho idea di cosa apriranno, ma a quanto pare lo sport qui non va più di moda.

Oltre che ignoranti, sempre più sedentari.

 

L’altro giorno in treno l’unica persona che mi ha rivolto la parola è stato controllore, che ha osato svegliarmi da un sonno profondo per chiedermi il biglietto.

Ma ho forse l’aria di una che non paga il biglietto?!

 

 

 

venerdì 9 novembre 2007

L’ennesimo


 


Per l’ennesima volta un matrimonio sta andando a pezzi.

Il copione è il solito: non vanno più d’accordo da tempo o in alternativa si ignorano cordialmente, lui probabilmente ha “l’altra”, lei un giorno decide che non ne può più della situazione e parla di separazione, lui dice che è d’accordo, e adesso sta cercando in tutti i modi di non darle un soldo, e vedremo chi dei due si trova il migliore avvocato.

Appunto, solito copione, per la gioia degli avvocati.

Lei è una mia amica, e tale rimarrà. Lui invece è già stato eliminato dalla mia cerchia di amici, perché in certi casi non riesco proprio a essere imparziale.

 

E io domani tornerò nella mia cara città dell’efficienza e dei musi lunghi.


Spero che se in treno un qualcuno deciderà di rivolgermi la parola, almeno che sia carino, perché ho poche puntate di Lost da guardare.







mercoledì 7 novembre 2007

Libri vissuti

  

Il libro che in teoria starei leggendo da giorni giace immobile sul comodino.

Non ho tempo e nemmeno voglia di leggere.

 

L’aspetto positivo è che almeno così evito di rovinarlo, il libro.

Perché io i libri li rovino sempre: li infilo in borsa come capita e la copertina si distrugge, mentre leggo li piego all’indietro, con il prevedibile risultato che le pagine si staccano (spesso di stacca anche la copertina, non so perché), e quando smetto di leggere poi piego la pagina a cui mi sono fermata, perché sono incapace di usare i segnalibri.

 

Però a me i libri letti piacciono così: con l’aria vissuta.




(post spudoratamente ispirato a una chiacchierata davanti a un aperitivo romano)





giovedì 1 novembre 2007

Piogge romane

PantheonRoma







Complice il brutto tempo, oggi mi sono dedicata a una giornata casalinga e pigrottante, e ammetto che a volte non mi dispiace non mettere il naso fuori di casa.

 

Per la prima volta qui in qualità di non-turista e non-toccata-e-fuga-lavorativa, sto maturando le mie prime impressioni.

L’ingorgo scaturito l’altro giorno dalla pioggia e l’eternità che ci ho messo per tornare a casa mi hanno ricordato gli anni passati a San Paolo. Certo le piogge e gli ingorghi romani sono niente rispetto a quelli brasiliani. E certo i tempi di spostamento romani sono infiniti rispetto a quelli milanesi. 




Come al solito ero senza ombrello, ne ho comprato uno per strada, di quelli che li usi tre volte e poi si rompono. L’ho pagato due euro, a Milano sarebbe costato cinque.