sabato 31 marzo 2007

La giornata della bontà

Andare in giro random e non spendere un patrimonio in cazzate che non servono.

Pagare 1 euro per un caffé al bar senza e non fare una sfuriata.

Sorridere a tre persone sconosciute.

Fare il restauro completo ai capelli e non dire: mi fa schifo, rifaccia tutto.

 

E così sono assolta in anticipo da tutti i peccati che commetterò nel mese di aprile.

 

E questo per gli accessi:

sesso esplicito

explicit sex

sexe explicite

sexo explicito

 

(si sa mai che seguire i consigli che ricevo mi assolva fino a metà maggio)

 

venerdì 30 marzo 2007

Sui motori di ricerca

 

Nel post di ieri ho messo la tag “sesso esplicito”, pensavo mi sarebbero arrivate tonnellate di accessi tramite ricerche su google, e invece: zero!

Ma forse google non mi ha ancora indicizzata, non penso si tratti di boicottaggio.

 

In questo qui metto “televisione”, poi vedrò quale dei due raccoglie più accessi.


(si si, oggi sono sfaccendata)


giovedì 29 marzo 2007

Consigli per la meditazione

 

Lo staffiere del visconte (*) aveva forse ragione, quando gli ha detto che “andare a letto con una ragazza vuol dire soltanto essere riuscito a farle fare quello che piace anche a lei; da questo a farle fare quel piace a noi, ci corre assai”.

 

Meditate, gente, meditate, che io non ho dormito la notte, pensandoci su ?!?!

 

(*visconte di Valmont in lettera XLIV alla marchesa di Merteuil, Le amicizie pericolose, C. de Laclos)


martedì 27 marzo 2007

scusa, sono in ritardo...

Ci sono persone che fanno tutto all’ultimo momento.

Si svegliano alla mattina giusto in tempo per non arrivare a un orario indecente al lavoro, ed escono trafelate di casa con la colazione in mano.

Ogni volta che viaggiano, nella valigia fatta di corsa mancano sempre le cose essenziali, e poi devono comprarle una volta giunte a destinazione.

Rischiano sempre di perdere l’aereo, per fortuna che in aeroporto occorre arrivare con almeno un’ora di anticipo. Ovviamente hanno perso il conto dei treni persi.

Quando vanno al cinema, l’accordo è “il biglietto compralo tu”, tanto arrivi prima di me. E mi raccomando, scegli i posti così e cosà, perché gli altri non mi piacciono.

Sul lavoro, girano attorno alle cose ma non le fanno, perché “non riescono a concentrarsi”.

Quando poi la scadenza incombe, si trovano a dover lavorare per sedici ore di fila in preda all’ansia, e per giorni sono costrette a dimenticarsi che, nella vita, esiste anche altro.


Ogni volta che succede si auto-maledicono, soprattutto perché sanno che non impareranno mai.