sabato 28 aprile 2007

Bravo bravo bravo bob

 

Straordinario, il suo concerto ieri sera.

Un Bob Dylan come sempre poco simpatico, che non dice una parola al pubblico, tranne che a fine concerto esclusivamente per presentare i musicisti, in un inglese incomprensibile.

Un Bob Dylan & band impeccabili, con un’interpretazione perfetta di alcuni pezzi dell’ultimo cd e di vecchi capolavori riarrangiati (?), che non ha annoiato per un singolo momento.

Un Bob Dylan geniale che a sessantacinque anni è ancora qui a farci divertire.

 

Fra i vecchi capolavori, una desolation row strepitosa, anche se talmente rivisitata da essere irriconoscibile.

E una like a rolling stone, anch’essa così diversa, che per la prima volta mi è piaciuta.




E poi una bella atmosfera, fatta di giovani e meno giovani, e alcuni papà con i figli adolescenti. Del resto l’atmosfera di certi concerti non mi lascia indifferente, mi trasporta non so bene dove, e addirittura mi commuovo quando spengono le luci e si accende il palcoscenico.

 


Forever young (1974)

 

May God bless and keep you always,

May your wishes all come true,

May you always do for others

And let others do for you.

May you build a ladder to the stars

And climb on every rung,

May you stay forever young,

Forever young, forever young,

May you stay forever young.

 

May you grow up to be righteous,

May you grow up to be true,

May you always know the truth

And see the lights surrounding you.

May you always be courageous,

Stand upright and be strong,

May you stay forever young,

Forever young, forever young,

May you stay forever young.



May your hands always be busy,

May your feet always be swift,

May you have a strong foundation

When the winds of changes shift.

May your heart always be joyful,

May your song always be sung,

May you stay forever young,

Forever young, forever young,

May you stay forever young

 

giovedì 26 aprile 2007

questo post non merita un titolo

Mi fanno notare che le melanzane sono lì da troppo tempo, quindi è ora di cambiare post.

Purtroppo non sono capace di inventarmi avventure mirabolanti per riempire le pagine bianche, potrei scrivere l’elogio dei peperoni e dei pomodori, che adoro in tutti i modi, ma non ho l’ispirazione, quindi chi passa di qui si beccherà qualcos’altro (non so bene cosa perché non l’ho ancora scritto).

 

Al solito devo dare il peggio di me stessa e confessare che ieri ero più ramollita di una melanzana (marcia?), e che la pigrizia e la voglia di poltrire mi hanno impedito persino di andare alla manifestazione.

Pazienza, per una volta mi auto-esonero dal partecipare alla creazione di un mondo migliore. O forse, a ben vedere, il problema è che non sono più sicura di crederci, nel cosiddetto mondo migliore. Ho un momento di stanchezza, sono stanca di “sgomitare”. E per che cosa, poi?

Ho voglia di essere superficiale, di prendere le cose alla leggera, e di non sentirmi in colpa se, anziché pensare a migliorare il mondo, a volte preferisco andare a sedermi in un parco al sole e dedicarmi a un sano gossip con l’amica del cuore.

 

Fra i circa venti commentatori del post precedente, solo uno non ama le melanzane. Si può quindi concludere che il 95% dei blogger ami le melanzane? Adesso potrei indagare sulla quota di amatori di melanzane fra i non-blogger, e finalmente capire se esiste una correlazione fra mangiare melanzane e bloggare. Certo potrei anche scrivere un post decente. E potrei fare tante altre cose.

 

 

sabato 21 aprile 2007

Melanzane

aubergine



Urta il mio senso estetico: brutta la forma, troppo asimmetrica..

Brutto il colore, e la lucidità mi fa va venire in mente un viso sudaticcio e non lavato.

Fa senso al tatto: è molliccia. E fa senso anche a tagliarla, sembra una spugna usata da chissà chi.

Ha l’aspetto primitivo, poco evoluto.

E’ cacofonica: me-lan-za-na. In inglese almeno ha una certa eleganza: aubergine infatti è tutta un’altra cosa.

Ma che senso ha, la parola me-lan-za-na?

Almeno fosse buona da mangiare...

E’ un ortaggio stupido. Più di questo post.

Ma io volevo scrivere a proposito del film “le vite degli altri”; chissà per quale motivo mi sono ritrovata a parlare di melanzane.

E oggi al supermercato c’era l’omino che spruzzava d’acqua le verdure, in modo che abbiano sempre un aspetto di freschezza. Ho pensato che è un bel lavoro.



martedì 17 aprile 2007

Dimmi cosa non leggi

(e non ti dirò chi sei)

 

Ormai so per certo che la perseveranza non rientra fra le mie qualità, soprattutto in tema di letture: quando sbaglio la scelta del libro, non esito a piantarlo lì, in genere con la certezza che mai più lo aprirò.

 

Ma forse è giusto così, infatti gira voce che, se sbagliare è umano, perseverare sia diabolico.

 

Evito di indagare sui perché ho abbandonato certi libri, non lo so e non mi interessa, ho semplicemente smesso di leggerli.

 

E’ comunque certo che peggioro (o miglioro?) con l’età, e di libri iniziati e mai finiti ormai ne ho una collezione. Non faccio l’elenco, che mi vergogno, e mi limito a citarne due: L’idiota e Auto da fé.

Mi vergogno anche di questi, però.  

Mentre scrivo questo post ho capito che mai li leggerò, quindi adesso li tolgo dall'elenco dei "probabilmente da riaprire".

E così mi sento meglio.




 

domenica 15 aprile 2007

Vizi, virtù, e chi si incazza di più

 

Appurato che cambiare idea è un vizio squisito per chi lo pratica, in un momento di altruismo provo a guardare le cose dal punto di vista di chi subisce i vizi altrui.



E mi chiedo se sia peggio avere a che fare con chi cambia idea in continuazione, oppure con coloro che non hanno la capacità di prendere una decisione.

mercoledì 11 aprile 2007

dei vizi e delle virtù

 


Poter decidere di non fare una cosa che si aveva deciso di fare, così, senza un motivo particolare, semplicemente perché non si ha più voglia di farla, credo sia una grande fortuna.

A parte ciò, non ho mai capito se cambiare idea all’ultimo momento sia un vizio o una virtù.


 


lunedì 9 aprile 2007

solo lui...

 Dopo una giornata di m..., passata davanti al pc a lavorare, con LUI ci si sente subito in perfetta forma...




(in realtà sto solo cercando di capire come postare i video da youtube, eh)


 

domenica 8 aprile 2007

Be’, sì, lo ammetto...

Da sempre detesto le festività varie e tutti i loro annessi e connessi; se potessi sparirei nel nulla.


Però, non senza sforzo, mi tocca ammettere che quando ricevo gli auguri e che so che non sono pro-forma... ecco, mi fa piacere!


gulp!!!

giovedì 5 aprile 2007

Quantèbellaroma

appia_antica


Mi sono sempre piaciute le trasferte di lavoro: stare in hotel rigorosamente da sola è uno dei piaceri della vita. 


Quando la destinazione è Roma, poi, è ancora meglio. La città ha il potere di trasformarmi in una persona che sfiora la perfezione: ottimista (non buona, che la giornata della bontà è passata da tempo), di buon umore, socievole, a cui va tutto bene, che non litiga e che non si incazza in continuazione.


E il lavoro... quello diventa un optional, non la ragione della vita: traslocherei domani.