mercoledì 28 gennaio 2009

Buoni (s)propositi

D’ora in poi voglio avere ritmi più regolari nella vita.


Arriverò presto in ufficio e uscirò presto, e non mi porterò più il lavoro a casa, trovandomi a fare di sera e di notte ciò che non ho fatto durante il giorno.

Perché le sere sono fatte per fare ginnastica o andare a nuotare, e le notti sono fatte per dormire.

 

Se voi che mi leggete regolarmente doveste trovarmi ancora su splinder a orari improbabili... cazziatemi, please.

 

 

sabato 24 gennaio 2009

Un ritorno trionfale

 

Atterrare a Malpensa oggi mi è sembrato come arrivare in un paese dell’est europeo ai tempi d’oro del comunismo, anche se in quei tempi lì nei paesi dell’est non ci ho mai messo piede. Passi il grigiore della nebbia lombarda, passino gli alberi stecchiti tipici dell’inverno nostrano, ma le montagne di neve lercia ai bordi delle piste dell’aeroporto, quelle avrebbero potuto toglierle.

 

Dentro all’aeroporto nemmeno l’ombra di viaggiatori, e men che meno di personale al lavoro. Forse c’era qualche strano sciopero di cui non sono al corrente, o forse è soltanto l’esito della vicenda Alitalia. E non mi si parli di crisi economica o di recessione, che nell'aeroporto di San Paolo e in quello di Parigi c'era una ressa insopportabile di turisti ridanciani.

 

Ho poi rischiato la depressione quando ho visto lo stato di degrado degli ascensori: lerciume a parte, due su quattro non funzionavano. Certo il lerciume degli ascensori è stato nulla rispetto a quello del trenino malpensa express che, in mezzo a cartacce, briciole e lattine vuote, per la modesta cifra di undici euro mi ha portata nel cuore della metropoli.

 

Nonostante ciò, sono in perfetta forma: di pessimo umore.

 

 

mercoledì 21 gennaio 2009

Effetti speciali

Questa città non smetterà mai di stupirmi con effetti speciali.

C’è il ponte nuovo, “tirato su” in poco più di un anno, vicino al nuovo rione degli uffici e degli hotel eleganti. Un rione dove spuntano palazzoni strabilianti, l’ultimo grido in termini di architettura.

Passare in macchina lungo il fiume in quella zona, di notte, quando il ponte è illuminato, e i palazzoni strabilianti anche, per un attimo confonde le idee. Potresti essere a Rotterdam, o da qualche altra parte nel “primo mondo”, o, più semplicemente, sulla luna.

 

 1_ponteestaiada







 


 


 


 


 


 


 


 




foto presa dal web

venerdì 16 gennaio 2009

No-recession blog


 

Da quando son qui non ho ancora avuto il tempo di andare al mare. Chi se ne frega, il sole è troppo forte, e se voglio il sole lo prendo in giardino.

In compenso, ieri sera, con gli amici “dei vecchi tempi” (di cui al post precedente) sono andata all’inaugurazione di un locale “festaiolo”.

Mangiato e bevuto divinamente, e poi... via alle danze, come appunto facevamo vent’anni fa.

Me ne ero dimenticata, ma un serata di scatenamento ballerino fa addirittura sparire l’incubo recessione, ecco.

 

martedì 13 gennaio 2009

Appunti di vita sociale

 

Nei giorni scorsi ho rivisto le amicizie dei tempi di gioventù. Non solo la migliore amica di sempre (di cui ho già scritto qui), che mi ha ospitata in casa sua, e dove mi sento come se fossi a casa mia. Ho rivisto anche tutto il gruppo di amici dell’adolescenza, che comunqu evedo sempre quando vengo qui, e mi sono divertita.

 

Poi ho rivisto il mio ex-capo, dei tempi in cui lavoravo qui: non avevo notizie sue da qualcosa come quindici anni, mi ha “trovata” su linkedin qualche mese fa. E assieme a lui ho rivisto i colleghi di quei tempi; ancora una volta mi sono divertita e ho pensato che mi piaceva un sacco lavorare, in quelli anni lì.

 

In fondo, è bello accorgersi che non ci si dimentica degli altri, e che gli altri non si dimenticano di noi. Ancora più bello, è divertirsi. E nei giorni scorsi è anche arrivato il bel tempo, e fa un caldo infernale.

 

errata corrige (14 gennaio): mi segnalano in privato che "in quelli anni lì", è sbagliato. quindi si prega di leggere "in quegli anni lì". confesso che il "quegli" a me risulta strano, ma si sa che l'italiano non è il mio forte. anzi no, la colpa è del caldo, che oggi è peggio di ieri.



venerdì 9 gennaio 2009

Quando si dice sicurezza...

C’è che a me viene da ridere quando si parla dei problemi di sicurezza a Milano e, più in generale, in Italia.

 

Qui a San Paolo, per entrare in un normalissimo edificio con normalissimi uffici, funziona così:

-         L’entrata verso gli ascensori è bloccata, devi per forza rivolgerti alla reception

-         Lì ti chiedono dove devi andare

-         Verificano – via pc - se hai davvero l’appuntamento

-         T chiedono un documento e registrano sul pc tutti i tuoi dati

-         Ti fotografano, e la foto è immediatamente sul pc

-         Ti danno un badge magnetico che ti consente di sbloccare le porte e di entrare.

 

Cosa analoga per entrare negli uffici della polizia/questura (dove sono andata per rinnovare un documento, mica mi hanno arrestata, eh), solo che lì prima di tutta la trafila c’è il metal-detector.

 

 

martedì 6 gennaio 2009

No-befana blog

Tanto per far chiarezza: qui in Brasile il sei gennaio non è festa.

La befana non esiste e nessuno sa nemmeno cosa sia.

Si vede che siamo tutte belle donne, qui.


 

 

lunedì 5 gennaio 2009

Robe dell’altro emisfero

Anche qui a San Paolo si parla della recessione che è alle porte, ma la grande scommessa è se la crisi raggiungerà o no i tropici . E nell’attesa i consumi aumentano, che qui si spende oggi ciò che si può, visto che del domani non vi è certezza.

 

Al supermercato ci sono ancora gli omini che ti mettono la spesa nei sacchetti, e si usano dei sacchetti talmente piccoli che esci dal supermercato con una miriade di sacchettini in mano. Ma nonostante i sacchetti e gli omini, le cose da mangiare costano tuttora un terzo rispetto a quanto costano in Italia (grazie, super-euro).

Il giornale, che invece è roba da ricchi, a sua volta costa l’equivalente a circa 1 euro.

 

E il tempo è brutto, ca**o.