mercoledì 17 ottobre 2007

Poeta anch'io

E’ stato bello, lo scorso fine settimana nelle campagne piemontesi.

Neanche ciò che ho visto nell’Eurostar Torino-Milano delle 7.55 che mi riportava a casa ne ha rovinato la poesia:

 

Persone dai volti smunti

E dai capelli un po’ unti

Hanno i computer accesi

Si credon geni incompresi

 

Signore dai visi truccati

E dai vestiti scollati

Sembrano addormentate

E forse poco amate.

 

Penso alla mia vita

E un po’ anche al lavoro

So che non voglio

Diventar come loro.




17 commenti:

  1. io sono un genio incompreso, ma non ho i capelli unti ;)

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  2. azz...montale ti inviterebbe a cena :-)

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  3. pur’io ero su quel treno

    e pensavo non da meno

    a quella dama che ci guardava

    e che su un foglio appuntava

    delle frasi in rima dentro un quadernetto

    e sopra c'era scritto per il mio blog diletto

    e così dicevo tra e me e me

    lisciandomi al capo i quattro pei

    speriamo di non diventare come lei





    unovalelaltro

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  4. E infatti perché dovresti diventare come loro?

    Ti sento perplessa e dubbiosa: un bel bicchiere di Barbera... Bye bye

    :)))

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  5. non mi sembri in pericolo.

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  6. isi, i tuoi versi improvvisi

    mi strappano sorrisi

    eppure

    di quelle lande oscure

    io presi le misure

    che dure

    le gesta un pò infantili

    che vili

    davvero

    noi no noi giù dal pero

    nevvero



    fine

    bella neh. Vabè, son versi sciolti. In freezer si rapprendono, vedrai.

    Ciao.

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  7. il peggio del peggio è il commento sei.



    direi.

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  8. Cito Mafalda di Quino:

    "Ecco un altro che va a far parte della massa di quelli che non vogliono far parte della massa" ;)

    Leela

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  9. undy, credo di aver capito: la colpa è dei capelli puliti :)



    pioggia, l'avevo invitato io, ma ha rifiutato.



    uno,

    i versi li pensai

    al bar dove pranzai

    e poiché ho una pessima memoria

    sono corsa qui a raccontar la storia

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  10. cdg, i capelli me li lavo da sempre, però qualche volta accendo il pc quando sono in treno.



    cinas, grazie, ora mi sento più tranquilla



    cristina,

    una tag "il meglio del meglio" creerei

    e il commeto sei

    ci scriverei.



    lory, temo che, per un verso o per l'altro, siamo tutti parte della massa. :(

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  11. compllimenti per i versi, sciolti o no fa lo stesso.

    sta a te non finire nella massa.

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  12. allora chi sssass chi era quella dama.-(



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  13. e passare per un saluto !!!! resisti, mi raccomando, non finir come loro ma "guarda e passa"

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  14. il piccì in treno si può accendere SOLO per vedere un film in dvd. oooooh

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  15. 7 e 55 di sera o mattina?

    no, perché per le scollature e l' amore potrebbe far la sua bella differenza, eh.

    (non conosco trucco che regga un' intera giornata)

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  16. fiorirosa, non farmi complimenti a proposito dei miei splendidi versi, perché rischio di entusiasmarmi e farne altri!



    uno,

    chissà se passerà di nuovo quel treno

    con lei che scriveva versi senza freno

    con la poesia però adesso la smetto

    lo prometto

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  17. cataplof, potrei anche non guardare e passare lo stesso ;)



    35, concordo. una volta durante il milano-roma mi sono sparata ben quattro puntate di lost.



    gatta, 7.55 di mattina, inizio di una noiosa giornata lavorativa.

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