Oggi sono più che mai convinta di una cosa: avrei dovuto studiare matematica.
Con la matematica tutto è più semplice. Tre è uguale a tre, tre è minore di quattro, quattro è maggiore di tre. E non se ne parla più.
Con la matematica non occorre leggere fra le righe, capire il significato che sta dietro alle parole, e nemmeno usare una parola al posto di un’altra per non urtare il prossimo.
E si risparmiano i forse e i se e i ma e i dipende dal punto di vista.
E si evitano discussioni ed elucubrazioni inutili: una cosa o è giusta o è sbagliata, non c’è la via di mezzo tanto amata dagli indecisi.
E non ci sono cambiamenti a seconda dell’umore: zero è sempre stato e sempre sarà uguale a zero, anche se piove e anche se non ci sono più le mezze stagioni
Ho sbirciato fra le chiavi di ricerca usate dagli internauti che sono arrivati qui.
Questa è squisita: se la donna cambia il cellulare e lui telefona.
E non saprò mai se l’internauta alla ricerca di risposte è colei che ha cambiato il cellulare o colui che cerca di telefonarle.
è vero! io sono una tipa super decisa:o bianco o nero... però ogni tanto il grigio serve... :)
RispondiEliminaQuanto al telefono, non saprei.
RispondiEliminaQuanto a x = 5.
Hai ragione, la matematica è più semplice ;)
Leela
RispondiEliminale scienze esatte sono fatte per persone esatte. io mi ci sento a disagio, stretta d'ineluttabilità algebrica. già mi scoccia sottostare alle leggi elementari della fisica...
forse sono un caso patologico :-)
preferisco la Geometria, cosi Divinamente ..."compassata".
RispondiEliminaSandro
... però, forse, hai ragione.
RispondiEliminama come si fa a capire quali sono le chiavivdi ricerca che portano al blog?
RispondiEliminauhm... sono arrivato per caso da queste parti digitando la chiave "variabile esogena con cipolla cruda"...
RispondiEliminaNon oso commentare il tuo enunciato sulla precisione della matematica, anche perchè io sono una convinta sostenitrice della patamatematica, una sorta di trascendenza obliqua che attraversa i numeri e va a mettere in crisi le più granitiche convinzioni in materia.
RispondiEliminaNon ne usciremmo più.
E devo lavorare.
Comunque il tuo dubbio sulla chiave di ricerca è un uno a zero per me.
Ciao Isi.
Abbi pazienza, è giovedì.
iloverome, a volte penso che il grigio non dovrebbe esistere. quando mi vesto in grigio, è perché sono di pessimo umore :)
RispondiEliminalory, mi piacerebbe essere capace di trasformare tutto in una formula matematica. di cui so la soluzione, ovviamente.
beba, le scienza esatte secondo me danno un senso di stabilità, di riferimenti fissi. che non trovo in me stessa, purtroppo.
sandro, ecco, perché ci deve essere sempre il "forse"?
uno, a me mi telefonano per raccontarmele :))
RispondiEliminaundy, ma che spreco di caratteri! potevi fare a meno di digitare il "con" e il "cruda" e saresti arrivato qui lo stesso.
cristina, pleeeaaseee, non smontare l'unica certezza che ho nella vita, e cioè che zero = zero.
a ven vedere, ne ho un'altra, di certezza: devo lavorare anch'io.
abbi pazienza anche tu, che domani è venerdì.
La matematica non è poi così "esatta" come potrebbe sembrare. Dimentichi la teoria della relatività?
RispondiEliminaDi sicuro è un triangolo rettangolo e quella dell'illustrazione è una terna pitagorica.... scontato il risultato 5 sull'ipotenusa.
RispondiEliminaEvviva la varietà! Abbasso la routine!
Baci :)))
io, in matematica, non sono mai stato una cima (di rapa) ma mi incanto osservando un cavolo romano (con i suoi frattali) o un fiore di cardo (con le sue spirali).
RispondiEliminahttp://www.fourmilab.ch/images/Romanesco/
Ecco io di geometria non ho mai capito nulla, immaginare tre dimensioni su un foglio mi risultava difficile. Lo stesso per la fisica.
RispondiEliminaOra da tempo mi sono liberata delle materie scientifiche. Però la matematica è l'unica che mi manca!
10=5+5=5x2!!! Sempre!
sonia
mata, però io non sono einstein! :)
RispondiEliminacdg, vabbe', per cambiare possiamo usare la terna 9 - 16 - 25.
100k, il cavolo romano mi fa senso anche a vederlo da vivo.
xscherzo, invece a me erano quelle umanistiche a risultare difficili. impossibili, direi.