Tre cose finite:
- la mia pazienza con la lentezza;
- la mia tolleranza verso certe cadute di stile;
- il mio credere di poter insegnare qualcuno a stare al mondo.
Tre cose che non finiranno mai:
- il mio disordine;
- la mia pigrizia;
- il mio credere che il meglio deve ancora arrivare.
Epperò! Hai delle certezze, non è male con i tempi che corrono.
RispondiElimina:)))
non sono certezze, sono (amare) constatazioni.
RispondiEliminaSe non fosse per il primo punto, sarei d'accordo con tutti; secondo me la lentezza in certe situazioni è un pregio... ;-)
RispondiEliminaAbbraccione!
eh, come dire, ci sono situazioni e situazioni ;)
RispondiEliminammmm...io penso, tu scrivi ? com'è?!
RispondiElimina(diverse angolazioni a guardarlo, ma uno specchio uguale in cui tener le misure alla vita ?)
(sì che poi...se mi guardo in profilo a uno specchio...le misure, qui in vita......vabbè, va : buonanotte.)
sto ancora lavorando sul concetto di fine e inizio.
RispondiEliminasono costretto ad astenermi da ogni commento inerente l'argomento.
ne sono certo: il meglio deve ancora arrivare!
RispondiEliminane vedremo delle belle
tanto si cambia, no?
RispondiEliminaciao
L'ultima frase mi piace molto, anche se non ne sono così convinta.
RispondiEliminapreferisco le cose che non finiranno mai, allora
RispondiEliminaI secondi tre punti mi piacciono: evidentemente mi ci riconosco!
RispondiEliminaMi piacerebbe poter condividere l'ultima... a meno che (come sospetto) non sia ironica :-)))...
RispondiEliminaGrazie per la visita e il contributo, lieto della conoscenza...
Un sorriso, tuo
Cosimo Piovasco di Rondò...
Le cose non finiscono, al massimo evolvono.
RispondiEliminaBuongiorno,Gioia.
gattobiso, telepatia telematica?
RispondiEliminaidraulico, è il concetto di fine, quello più importante.
intorno, c'è forse un qualche filo di ironia, nel tuo commento?
yet, eh, magari...
pyp, fai uno sforzo e convinciti, dai!
c13, anche la pigrizia?
archi, tu sì che mi capisci!
cosimo, no, non era ironica: lo penso davvero.
mulisinasce, infatti, la pazienza e la tolleranza si sono trasformate rispettivamente in impazienza e intolleranza.
per finire bisogna iniziare.
RispondiEliminaè la storia dell'uovo o la gallina.
però il pensiero è ancora in elaborazione.
oh, adesso mi si arrovellerà il cervello.
RispondiEliminae inoltre poi ci sarebbe da pensare se dopo ogni fine c'è un nuovo inizio.
soprattutto la pigrizia.
RispondiEliminaparte prima:
RispondiElimina-giusto
-giusto
-giusto
parte seconda:
-giusto
-qui si potrebbe fare qualcosa
-giusto
Mi piace - e tanto - il terzo punto del secondo elenco.
RispondiElimina
RispondiEliminatra le cose finite noto con piacere il punto tre.
mi hanno detto che è prova di grande saggezza imparare ad accettare le persone per quello che sono (a volte, temo, sarebbe meglio accettarle in senso moooolto lato..)
Parecchie considerazioni comuni...;-)
RispondiEliminaPazienza ne ho sempre avuta pochina, figurati adesso.
RispondiEliminaA volte ho l'impressione di essermi lasciata tutto il bello alle spalle, poi per fortuna passa.
Tre cose finite:
RispondiElimina- la disponibilità a dar credito incondizionato a chiunque
- il libro Uomini che odiano le donne
- il caffè
Tre cose che non finiranno mai:
- la questione della vendita dell'ex-appartamento del portiere
- la dolcezza
- l'inquietudine
cose finite:
RispondiEliminail limoncello.
ci sarà un nuovo inizio?
cose finite:
RispondiEliminai fazzolettini
cose che non finiranno mai:
gli stronzi
gatta, eh, lo so, signora precisina...
RispondiEliminanonna, mi fa piacere.
beba, o talvolta prendere le distanze.
laura, impaziente anche tu, mi pare ;)
biesse, tutto passa. soprat(t?)utto il brutto.
ziby, contenta di rileggerti, sai che qui si sente la tua mancanza, vero?
idraulico, come già ho detto da te: si, non avrei dubbi.
angela, concordo in pieno, sul fatto che non finiranno mai.