sabato 28 aprile 2007

Bravo bravo bravo bob

 

Straordinario, il suo concerto ieri sera.

Un Bob Dylan come sempre poco simpatico, che non dice una parola al pubblico, tranne che a fine concerto esclusivamente per presentare i musicisti, in un inglese incomprensibile.

Un Bob Dylan & band impeccabili, con un’interpretazione perfetta di alcuni pezzi dell’ultimo cd e di vecchi capolavori riarrangiati (?), che non ha annoiato per un singolo momento.

Un Bob Dylan geniale che a sessantacinque anni è ancora qui a farci divertire.

 

Fra i vecchi capolavori, una desolation row strepitosa, anche se talmente rivisitata da essere irriconoscibile.

E una like a rolling stone, anch’essa così diversa, che per la prima volta mi è piaciuta.




E poi una bella atmosfera, fatta di giovani e meno giovani, e alcuni papà con i figli adolescenti. Del resto l’atmosfera di certi concerti non mi lascia indifferente, mi trasporta non so bene dove, e addirittura mi commuovo quando spengono le luci e si accende il palcoscenico.

 


Forever young (1974)

 

May God bless and keep you always,

May your wishes all come true,

May you always do for others

And let others do for you.

May you build a ladder to the stars

And climb on every rung,

May you stay forever young,

Forever young, forever young,

May you stay forever young.

 

May you grow up to be righteous,

May you grow up to be true,

May you always know the truth

And see the lights surrounding you.

May you always be courageous,

Stand upright and be strong,

May you stay forever young,

Forever young, forever young,

May you stay forever young.



May your hands always be busy,

May your feet always be swift,

May you have a strong foundation

When the winds of changes shift.

May your heart always be joyful,

May your song always be sung,

May you stay forever young,

Forever young, forever young,

May you stay forever young

 

17 commenti:

  1. forever young

    bevi fiuggi dieci anni di meno:-)

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  2. proprio come lo immaginavo!

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  3. uno, uff, non posso fare un post buonista-ottimista, che subito mi si prende per il c... e 'sta a vedere che mi è andata bene, che non mi hai suggerito il lifting

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  4. cp, oserei dire che dylan è prevedibile...

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  5. la musica è vita... quelli di alcuni interpreti è speciale.

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  6. mi fa piacere leggere sta cosa...

    ricordo che anta anni fa mi delusero quei 35 minuti scialbi...

    la prima volta che pagavo 33 mila lire per un concerto...

    e chissà se era lui... con la sciarpa e il cappello a coprire il volto...

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  7. manoli, il problema è che quelli "speciali" sono sempre meno, secondo me.

    qwe, come, 35 minuti?! questo concerto è durato due ore tutte, senza un secondo di pausa.

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  8. ci disse male allora...

    molto male...

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  9. uau, concertone.

    sono belli quegli eventi dove si mischiano le generazioni, il senso di appartenenza esalta ed amplifica le emozioni.



    poi nzomma, bobdylan è bobdylan!

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  10. ci sono andato qualche anno fa, a vedere bob dylan... beh, ho visto poco perché ero nelle ultime file-tutti in piedi... diciamo a sentirlo... beh, sentivo poco perché era l'acustica da palazzetto dello sport-tutto esaurito... la cosa che più ricordo con piacere è quando cantava highway 61 revisited, e a ogni fine strofa andava giù, con la voce e il corpo, come se sprofondasse, o come se cadesse appeso al microfono... dylan non è uno di questi cantanti che si muovono molto sul palco, perciò ogni suo piccolo movimento appare significativo... anche allora sembrava scorbutico, ma a me piace così, è un tocco di fascino, non ce lo vedrei, il vecchio bob, a dire, con l'accento americano, "ciao icialia, sono moltou cancencio di essere qui stassera"

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  11. radiobeba, hai colto nel segno! il senso di appartenenza è fondamentale.

    anonimo, però poteva dirlo in inglese, o no?!

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  12. Certo, Bob è invecchiato, musicalmente, ma è sempre un piacere ascoltarlo.

    Ciao, un sorriso...

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  13. Si, però quel concerto per il Papa se (ce) lo poteva risparmiare...

    Si sa, si invecchia e si inizia a preoccuparsi dell'anima...mah...

    Cmq, grandi songs (consiglio il disco "Nashville Skyline").



    Scusa l'intrusione

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  14. Dylan stravolge i suoi pezzi,li rende irriconoscibili.....è l'esemplificazione del concetto che un'immagine ne genera un'altra....trovo spiazzante ma estremamente UTILE questo suo procedere...perchè in quest'epoca debole....ci si attacca a ciò che si crede sicuro....e il menestrello di Doluth non vuol esser porto sicuro per nessuno....ma faro...per quanti desiderano guardarne le indicazioni. Corrispondo appieno i suoi moti...dal mio di osservatorio....

    buona settimana!

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  15. del tutto nuovo, per me, questo punto di vista. sono d'accordo, ma non completamente: il porto sicuro ogni tanto è necessario, la troppo innovazione talvolta fa perdere l'orientamento. nel caso specifico di dylan, per esempio, non mi sarebbe dispiaciuta la desolation road vecchia maniera.

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  16. ....in effetti Paola,talvolta il vecchio incipit...ci stringe al ricordo....ne stravolge tante di versioni,io adoro lLAY LADY LAY in Before the flood dal vivo...poi la ritrovai su HARD RAIN...di nuovo live e rimpiansi l'altra versione....

    Ciao

    at

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