lunedì 14 febbraio 2011

cambio di prospettiva



Recentemente sono stata “recuperata” su fb da un amico dei tempi della scuola.

Fra una mail e l’altra ci stiamo raccontando cosa abbiamo fatto nella vita.



Quando ci siamo persi di vista invece ci chiedevamo cosa pensiamo di fare, nella vita.



(Superfluo dire che abbiamo finito col fare cose completamente diverse da ciò che avevamo pensato. Probabilmente perché, a ben vedere, non pensavamo a niente)








25 commenti:

  1. le parole che diciamo o scriviamo non sono altro che progetti di una vita, che all'improvviso non esistono più. :-)

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  2. o perché la vita è sorprendente

    ciao

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  3. Però ci stavi in intimità per raccontarvi tutto.

    L'importante è cavarsela

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  4. l'importante è chiavarsela, la vita.

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  5. Alla Guccini:" a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell'età" :)

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  6. Il bello è proprio questo, ritrovarsi dopo tanti anni e scoprire chi si è diventati. Perchè in genere non ci soffermiamo a capirlo, a guardarci, a renderci conto di chi siamo e se assomigliamo o no alla persona che eravamo un po' di tempo prima.

    Non lo so se mi sono capita.

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  7. Che strano, le persone che ho "recuperato" come scrivi tu hanno fatto, come me, quello che dicevano di amare già a diciottanni.

    Una fa l'orafa, l'altra la restauratrice, io il grafico, ma vabbe', eravamo studentesse di liceo artistico, facile dai.


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  8. ...è una questione di sogni.....se hai la possibilità di realizzarli si trasformano in progetti...altrimenti rimangono con la loro peculiarità di apparente irrealizzabilità...almeno finchè non li abbandoni...mica tutti...ma qualche d'uno capita...

    :-)

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  9. io quelli che ho recuperato via fb li ho segati poco dopo. fb mi ha aiutato a ricordare perchè non avevo più contatti con certi soggetti...

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  10. la cosa che mi stupisce è che ora come allora non saprei dare una risposta

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  11. Io non ho fb. E se lo avessi, la penserei come gattosecco.

    Perchè guardarsi indietro? È già tempo di bilanci?

    Lamps.

    A.

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  12. che storia la vita nèh?

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  13. unac, sono le parole che cessano di esistere, vero?



    yet, esatto.



    fra, stessa classe durante le superiori, seduti vicino. è vera intimità, questa.



    wut, impossibile darti torto



    muli, più che altro, si ha la testa vuota. splendidamente vuota.



    miss, ti sei capita perfettamente. 



    c13, sì, ma... e a parte il mestiere?

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  14. sys, non sarei così drastica.



    gatto, a me diverte un sacco questa sorta di "revival" facebookiano.



    dmw, a quale delle due domande?



    alu, no no no, non ancora!



    ipse, strepitosa, non trovi?


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  15. l'alternarsi di luci ed ombre, di caldo e freddo e di alti e bassi, dà molto senso a tante cose. non tutte, certo, ma siamo fortunati. molto.

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  16. unac, mmm, per quanto mi riguarda chi ha fatto parte del passato può comunque tornare a far parte del presente. cmq, fb è come dici tu: un modo per tenersi in contatto, visto che - almeno per me - vedere le persone in modo regolare e di frequente è impossibile, per mancanza di tempo.

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  17. ipse, fortunatissimi. però oggi piove, per dire.

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  18. Forse semplicemente si cambia idea: non si attraversa due volte lo stesso fiume, no? :-)

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  19. GASP anzi GASPISSIMO!!!!!

    (e  vecchiume incipiens)

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  20. lavori ne avevo cominciati a fare anche da giovane. difficile immaginare cosa avrei fatto davvero da grande. direi che non m'interessava e preoccupava molto. infatti ho continuato così e a svolgere qualsiasi lavoro che mi capitasse. per quanto riguarda la vita: non m'aspettavo nulla e invece devo confessare di aver vissuto e avuto molto. ciao

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  21. lau, dall'altro della mia esperienza, ne so qualcosa, di idee cambiate. e finché c'è un fiume, va bene così.



    unac, sarebbe bello avere sempre occhi nuovi, credo.



    ciclo, cosa?



    madi, sorvoliamo sorvoliamo sorvoliamo sorvoliamo sorvoliamo  sul vecchiume, please!!!!



    ant, "aver vissuto"? al passato?

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  22. cosa ti stupisce? non mi riferivo ovviamente alla vita biologica. ma se ti piace di più interpretare così :)))

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  23. ...beh io credo che fb sia uno strano meccanismo...un meccanismo psicologico di voyeurismo, non so voi ma alcune volte è turbante, nasce uno strano processo di selezione, curiosità, di obbligo nello scrivere qualsiasi cosa si pensi nel proprio status, è come se le persone dovessero dimostrare che vivono, attraverso le foto che pubblicano dei viaggi che fanno, delle cene a cui partecipano, dei locali che frequentano. A me spesso è capitato di vivere la realtà come se stessi li li per pubblicare un mio pensiero sullo status. Un pò si perde il gusto di invitare amici in carne ed ossa a casa propria per bere un caffè e mostrare le foto dei propri viaggi, un pò si perde la gioia di dire al proprio amato o alla propria amata l'amore che si prova, se dover cliccare semplicemente su "Mi piace" o condividere il link di una canzone. Sono pensieri che mi vengono, quando disattivo l'account, quando mi rendo conto che spesso il mondo virtuale supera quello reale.

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  24. cape, anch'io preferisco il futuri. però non ci penso, ecco.



    bro, come la metti tu, mi pare una esagerazione. per quanto mi riguarda  fb serve per rimanere un po' in contatto con le persone con le quali, per ragioni logistiche o di tempo, non riesco ad avere contatti "de visu".

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