mercoledì 20 agosto 2008

l'eleganza del riccio

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Letto anch’io.

Però – lo confesso - non ho proprio capito il successo strepitoso che ha avuto.

Ma si sa, c’è sempre qualcosa che non capisco.

Direi che è sostanzialmente un libro da leggersi in vacanza, sotto l'ombrellone.

Oppure anche sotto il sole.

La scrittura certo è piacevole, scorrevole, ma ho trovato alcune parti pseudo-filosofiche a dir poco stucchevoli. Però si possono tranquillamente saltare.

Di positivo, alcune battute, decisamente azzeccate e ironiche al punto giusto.

E anche il personaggio della bambina: squisito e geniale.

Insopportabile invece la portinaia, finta vittima che si crogiola nella propria sfiga: per lei, nessuna lacrima.

 

 

 

12 commenti:

  1. L'ho puntato proprio perché lo citano come miglior libro da anni. Ma mi sa tanto che anch'io resterò perplessa, come mi é già successo varie volte...

    Ciao!

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  2. io non l'ho ancora letto...è che non mi decido a comprarlo.

    ho preso Gomorra e ci sono rimasta così male (nel senso che proprio non mi è piaciuto) che non so...dovrei fidarmi di più del mio istinto....

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  3. bibi, anche a me gomorra è piaciuto meno di niente.

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  4. io ho faticato all'inizio. poi mi è piaciuto molto

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  5. A me è piaciuto moltissimo. Ne ho fatto una recensione su Carta Scritta. Io invece per la portinaia ho pianto, perché non volevo mi scivolasse sul finale. Se avesse sposato il giapun tutto sarebbe scivolato in Sveva Casati Modignani. Le parti filosofiche sono da mestierante. La scrittrice sa di filosofia.

    Mi ha riconciliato con la vita. sì.

    In altri romanzi succede troppo a gente che è troppo. Qui non capita niente a chi è già niente fin dall'inizio, che è sublime. Detesto gli iperpersonaggi e i romanzi d'azione.

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  6. Questo è un libro che è molto piaciuto ad alcuni ed è detestato da altri. Io l'ho letto senza eccessivo entusiasmo, ma non mi è dispiaciuto.

    La portinaia non è molto credibile come personaggio, la bambina è un pò troppo saputella, però in giro c'è di peggio.

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  7. Sono d'accordo. E de "La solitudine dei numeri primi" vogliamo parlarne, prima o poi? :)

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  8. (A parte che quella è un'istrice ;-)), ho iniziato a leggere L'eleganza del riccio non senza una certa repulsione, inevitabile per me, per tutto quel che ha a che fare con la filosofia.

    Voglio dire, se a pag. 40 e passa leggo che il tormento della portinaia (con tutto il rispetto per le portinaie) è struggersi per l'impossibilitù di comprendere la fenomenologia, allora m'inca**o e mi vien da riciclare il libro regalandolo a qualcun altro (a te no, purtroppo, azz... ;-)).



    La ragazzina, pur'essa non è un mostro di simpatia: un po' troppo piccolo genio, direi.



    Lei, e la portinaia di cui sopra, a passar il tempo a giudicare (impietosamente) i propri simili. Modi migliori per spendere le giornate no?



    Son rientrato col Pendolino e, non avendo altro da leggere, me lo son portato.

    All'altezza di Foggia avevo lo stomaco scombussolato, erano i movimenti del treno o cos'altro? ;-)

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  9. a me e' piaciuto. non ho urlato al miracolo ma mi e' piaciuto.

    mi ha divertito molto la portinaia che finge il ruolo che gli altri le mettono addosso. di bambine cosi' ne conosco, che si vergognano della loro famiglia di merda. esagerata la fortuna del giapponese che va proprio a vivere li', bello il finale che cosi' doveva andare.

    i capolavori sono altri non c'e' dubbio, ma c'e' anche molto di peggio a veder i libri sui bus, al mare e i primi in classifica nelle librerie.

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  10. un libro che a me non è piaciuto.

    tutti i buoni da una parte, tutti i cattivi dall'altra.

    mai il grigio, una sfumatura.

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  11. l' ho letto e l' ho dimenticato.

    mi ricordo che non mi aveva molto impressionato ... a sto punto direi che non m' ha impressionato per niente.

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  12. ne ho fatto anch'io una pseudo-recensione su anobii (ed è da lì che sono zompato costì)

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