giovedì 13 gennaio 2011

le vite degli altri




La vedo salire sul treno alta velocità, in mezzo a quel mondo di persone anonime che di mattina si spostano. Si siede proprio di fronte a me, mi guarda ma sembra non vedermi. Anzi, sembra non vedere niente e nessuno: lo sguardo è distante, si capisce che con il pensiero lei non è lì.

La osservo:  ha abbondantemente superato i quaranta, è spettinata, senza trucco, vestita in nero, sembra un po’ stanca.  Ma è serena.

Suona un telefono, il suo. Mentre inforca gli occhiali per vedere chi la chiama, per un momento il suo viso ha un’espressione un po’ seccata. Espressione che sparisce non appena lei vede chi la chiama. Allora si decide a rispondere.

Non riesco ad ascoltare cosa dice al telefono, parla con la mano davanti, sento solo che dice parecchie volte “sì”. E mentre parla sorride, anche con gli occhi. Appena la telefonata finisce, spegne il cellulare, chiude gli occhi e forse si addormenta, continuando a sorridere fra sé e sé.

Mi chiedo per quale motivo in quel momento sia così distante da ciò che la circonda e sorrida.

E mi rendo conto che non lo saprò mai. E cerco di non invidiarla.






 











 


26 commenti:

  1. I rapporti che si creano sul treno sono strani. Ho fatto la pendolare per un anno e mezzo su un trento poco ferquentanto. Alla fine ci si conosceva tutti e, ogni volta che c'era qualcuno di diverso dal solito o solamente nuovo, lo guardavamo curiosi, forse un po' lo studiavamo anche in modo poco educato.

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  2. xscherzo, a me in treno spesso capita di non aver voglia di parlare con nessuno. preferisco starmene a leggere in silenzio. forse sono asociale.



    dmw, non sono certa che la connotazione di atarassia sia del tutto positiva. forse edonista?

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  3. uhm, sì, potrebbe essere. però va detto che non mi sembrava reduce da attività sportive superendorfiniche tipo nuotate da 60 vasche non-stop.

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  4. qui a bo domanderebbero:

    dio bò, c'aveva mica la faccia di quella che ha preso dell'oca?

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  5. Ragazza squillo ormai sul viale del tramonto

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  6. la descrizione potrebbe essere valida anche per me: senza trucco, un po' stanco ma sereno e sorridente.

    per quanto riguarda l'atarassia: è assolutamente positiva nella privazione degli elementi negativi condizionanti. buon giorno

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  7. Te lo dico io.

    Si è  sposata per amore, tanti ani fa, quando era ancora bellissima, ammirata, col mondo in  tasca; quando i suo capelli, sempre spettinati, erano solo un segno di genialità. Per quell'amore ha messo da parte se stessa e le sue ambizioni, facendo di lui e della sua felicità l'unico motivo della sua vita. Tutto è andato benissimo per anni, lei era felice e realizzata, come nutrita da quell'amore che aveva voluto così intensamente.

    Poi un giorno, un maledetto giorno, quel'amore è finito di colpo -come quando scagli un mattone contro una vetrata: prima era lì, bella e luccicante, poi solo frammenti - e la sua bella vita è diventata una prigione. Veste sempre di nero perchè i colori le danno fastdio, stridono col suo umore ed è su quel treno perchè sta cercando di costruire una via di fuga da tutto questo.

    Da un po' c'è qualcuno, è solo una voce, delle parole scritte e  po' di musica, ma per lei, che credeva di non avere più speranze, è tantissimo.

    Quando l'hai vista su quel treno, la voce l'ha chiamata -lo fa solo quando è sicura che lei sia ben lontana da casa- e lei, felice di sentirla e di riscaldare il suo cuore, ha cercato di proteggere, con la mano, quel nulla fatto di emozioni, di non farsene sfuggire nemmeno un po'. Quando la telefonata è finita, lei non si è addormentata, ha chiuso gli occhi per tenere vivide dentro di se le sensazioni che ha provato, magari condendole col ricordo, o con la prospettiva, di un fuggevole, ma intenso, incontro. E un sorriso involontario, spontaneo, bellissimo, le è fiorito sul viso.

    Non serve sapere com'è andata a finire.

    Non la invidiare, non c'è motivo.

    Lamps.

    A.


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  8. ah io invece lo so che pensa e che sente.. lo posso sentire anche da qui..





    ele

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  9. dmw, vediamo se ho capito il dialetto: avrebbero chiesto se esa reduce da una notte di sesso sfrenato?



    fra, terribilmente maschilista, questo tuo commento.



    ant, grazie per la spiegazione sull'atarassia. però a me "edonista" piace.  (attendo spiegazione!)



    alu, strepitosa la storia che hai raccontato. ma un po' troppo cupa, per i miei gusti. 




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  10. possibile che fossi io. solo nel sogno che faceva però...e nella telefonata.



    poichè non vesto di nero e non giro spettinata, ed i miei occhi raramente vagano nel vuoto o solo dentro di me...

    e poi ho più che abbondantemente superato i 40...altrochè ! ma solo nell'aspetto. il mio cuore è ancora molto giovane.







    ele

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  11. mah, a me più che distante pareva presente... ;-)

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  12. vedo che sai anche le lingue...



    i sintomi in ogni caso ci sono tutti... e in fondo anche quella fa parte delle anttività endorfiniche

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  13. nell, se fai certi sogni e ricevi certe telefonate, allora sei decisamente fortunata.



    unac, sei strepitosamente perspicace.



    dmw, sai com'è, certe forme dialettali sono anche alla mia portata. forse è l'attività più endorfinica in assoluto?

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  14. Una telefonata a volte ti rende la vita più facile da vivere

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  15. niente d'interessante da leggere, eh?

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  16. cape, come disse telecom: una telefonata allunga la vita.



    gatta, chi? lei o io?


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  17. A me è successa ieri l'altro la stessa cosa. Solo che alla fine della telefonata ha riposto il cellulare e ha pianto per due ore e mezza di fila. E io, seduto di fronte a lei, non ho saputo fare nulla, neppure offrirle uno sguardo. 




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  18. ma tu, naturalmente!!!

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  19. C'è una cosa che mi fa invidia: é serena. Hai detto niente!!

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  20. Anche io a volte mi diverto a fantasticare sulle vite degli altri. In fondo in treno bisogna passare il tempo no? :)

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  21. l'edonista e l'epicureo (l'atarassia è qualità etica per gli epicurei) considerano il piacere come un bene. in poche parole: le due concezioni non sono in contrasto. tuttavia possiamo dire che gli epicurei sono più selettivi nella ricerca del piacere. gli edonisti privilegiano la duttilità del carpe diem (senza giungere al travisamento opportunistico moderno)

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  22. lot, magari  offrirle un caffè?



    gatta, avevo troppo sonno!



    maj, questa è stata la prima cosa che mi ha colpito di lei



    pyp, e ammettiamolo, che a volte è un  passatempo più divertente che mai.



    ant: grazie mille per la spiega!


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