domenica 12 luglio 2009

logica

So per certo che non vedete l’ora di spiegarmi quale è la logica che, alla cassa del supermercato, spinge un tizio a perdere tempo nel sistemare le cose che ha comprato - e che deve ancora pagare - una vicino all’altra con precisione millimetrica e con una lentezza insopportabile, incastrandole una nell'altra come se si trattasse di un puzzle da cinquemila pezzi, per poi, dopo averle pagate, infilarle nei sacchetti alla rinfusa e tutte storte e sbilenche.

 

 

18 commenti:

  1. Propenderei per un disturbo ossessivo-compulsivo, tipo: li sistema in ordine di prezzo... poi, una volta pagato, chissene... ;-)

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  2. Mi hai scoperto ancora una volta, maledetto Carter ;)

    Leela

    (ricordi chi lo diceva?)

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  3. Per logorare i nervi alla cassiera??

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  4. tempo da perdere?

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  5. E' rispetto per gli altri: vuole occupare meno spazio possibile sul nastro per permettere a chi viene dopo di cominciare a depositare la sua roba. Forse esagera, ma l'intenzione è buona. Fossero tutti così!

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  6. Credo sia una forma di buon proposito pe ordinare le borse successivamente che naufraga miseramente alla prova reale! ;-)

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  7. Una mania, solo che procura fastidio agli altri che stanno in fila dietro di lui.

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  8. Sindrome dello stivatore inespresso.

    Vorrei, ma non posso fare a farcela.

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  9. è un maniaco,

    se lo rivedi, allontanati subito;-)

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  10. c'è una filosofia sotto. tipo i disegni con la sabbia fatti dai buddisti, che una volta finiti vengono distrutti in un attimo.

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  11. La logica è quella di testare quanto sono disposte a sopportare le persone che gli stanno intorno :)

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  12. E' il campione europeo di Tetris e, come i pianisti, deve fare un tot di ore di esercizio al giorno.

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  13. non c'è logica, è uno di quei gesti che si fanno senza pensare.

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  14. anch'io quoto il tetris

    (e poi diciamocelo, c'è un suo gusto a sistemare le cose ordinate sul nastro.... vabbè, lascio perdere)

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  15. Perchè ormai siamo tutti un pochino... disturbati, ma qualcuno lo è in proporzioni maggiori.

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  16. ahahaha ... verissimo, capita spesso così

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