Ma succede solo a me che, non appena la mia vita è contrassegnata da un barlume di normalità decido che è una routine che mi annoia, e allora mi prende una sorta di insoddisfazione che mi fa attorcigliare lo stomaco, e allora penso di smantellare tutto per poi ricostruire tutto da zero in un modo diverso, così mentre ricostruisco tutto sono impegnata con la novità e non sento l’insoddisfazione?
Nono, non sei unica, confermo, anche per me vale lo stesso... a rischio di tranvate storiche, ovviamente... ;-)
RispondiEliminaAbbraccione!
lavori nell'edilizia?
RispondiEliminasuccede agli irrequieti
RispondiEliminaio sono placida, abbastanza
ciao
non succede solo a te.
RispondiEliminae la possibilità della ristrutturazione è il grande vantaggio di chi non si prefige una meta.
il che, ovviamente comporta anche degli svantaggi, come l' eterno tendere a non si sa cosa e l' inquietudine come compagna.
oddio ... ci si campa, eh ...
credo sia un modo di vivere assai diffuso, specialmente nelle persone molto attive e propositive
RispondiEliminaè molto bello che tu riconosca questa inquietudine, vuol dire che la cavalchi e non la subisci
(io di solito devo ristrutturare perchè mi cadono in testa i calcinacci e non è bello)
ciao
Ohi ohi, a me non solo viene voglia di abbattere, cambiare e ricostruire... mi viene voglia di farlo in un altro posto! La regina del trasloco e del nomadismo.
RispondiEliminaTi capisco, molto.
sonia
io in genere mi annoio e allora prova a fare cose con le mani: dipingo, incollo, scollo, costruisco, scrosto, cucio, scrivo, leggo, ma essendo anche molto poco perseverante di natura non finisco mai nulla (tipo che gia' aspettare che asciughi lo smalte sulle unghi, che e' uno dei pochi vezzi che ho, e' gia' tanto, figurarsi far asciugare lo stucco di una porta).
RispondiEliminaEcco quindi non faccio mai niente di impegnativo, mi viene male a pensare aun trasloco, o a un cambiamento di lavoro.
Io cambio le piccole cose, tipo la marca dei crocchi dei gatti, le merendine, ecco cose cosi'.
mauro, hai mai preso una tranvata?
RispondiEliminaper quanto mi riguarda, non lo so.
intorno, no no. forse avrei un futuro nelle imprese di rottamazione.
yet, e mi viene da pensare che le persone placide siano anche sagge.
gatta, ecco tra vantaggi e svantaggi ci sarebbe materiale per una "cost-benefit analysis" coi fiocchi.
c13, guarda che ti sbagli. la subisco.
e i calcinacci credo cadano in testa un po' a tutti, anche a chi non lavora nell'edilizia.
xscherzo, potremmo contenderci lo scettro, temo. solo che io ho un bel po' di anni più di te, e a una certa età il nomadismo può essere un problema.
ziacassie, ma è proprio sicura che scrivere e leggere siano lavori manuali?
nooo?
RispondiEliminaprovi lei a scrivere con la bocca e a girar le pagine con la fronte...
ziacassie
(vorrei fare presente che per scrivere questo commento in anonima qui sotto ho dovuto scrivere
rom)
E sì che ne ho prese, storiche per me ovviamente, ma cavoli! se ne ho prese...
RispondiEliminaAbbraccione!
no.
RispondiEliminanon solo a te.
^^
in effetti c'è il rischio di diventare trantranisti se non si sta attenti!
RispondiEliminaMeglio l'avventura.
:)))
Io penso che una certa normalità non la cambierei per niente al mondo. E' solo che non ce l'ho e allora la cerco.
RispondiEliminaa tutti succede, la vita semplicemente normale annoia ... e c'è bisogno di fare qualcosa d'altro, fai e disfa insomma
RispondiEliminaun sorriso
Tranquilla, non succede solo a te: solo che c'è chi puo' permettersi di costruire nuove strade e chi non può. Tu, evidentemente, può (e fai bene...)
RispondiEliminaIo invece non sono fatta per i cambiamenti drastici, mi spaventano.
RispondiEliminaIn fondo la mia routine mi piace, l'ho costruita io, ed è fatta di cose gradevoli.
Io adoro gli attimi di tranquillità in cui mi sembra che tutto sia sotto il mio controllo.
RispondiEliminaTanto, so che non durano ;)
Leela
stai per cambiare blog
RispondiEliminaed essere sempretu
1
Come ti hanno già confermato in tanti, non sei la sola.
RispondiEliminaIo ci provo ma il mio orizzonte è oramai molto circoscritto; l'inquietudine, in fin dei conti, non è una cattiva compagna.
Bisogna vedere anche un po' le ragioni di fondo di questa insoddisfazione: è proprio insoddisfazione o solo inquietudine? Se è la prima forse c'è qualcosa di strutturale da cambiare, altrimenti basta fare un po' di shopping o un giro dal parrucchiere!!;-)
RispondiEliminaziacassie, lei mi chiede troppo, i effetti.
RispondiEliminabibi, a quanto pare siamo in molti.
cdg, questo è un rischio che no mi piace correre.
matto, vale anche per me. dopo il ribaltamento, inizia la ricerca della normalità.
branzino, ma è una fatica...
masso, non sono certa che "io può".
pyp: ma allora ache tu lavori nell'edilizia? ;)
RispondiEliminalela, secondo me a te piace aver tutto sotto controllo anche nei momenti di caos, eh.
uno, direi che oggi come oggi il blog è una delle poche cose che mi piace così come è.
biesse, che cos'è l'orizzonte? :(
laura, temo proprio si tratti della prima che hai detto. parrucchieri e shopping non sono più sufficienti.
no, non succede solo a te... sarà questo che ci tiene attivi? non so se esserne orgogliosa o averne paura...
RispondiEliminaiovolevo: è lo stesso dubbio ce ho io. quando tutto va bene, ne sono orgogliosa, quando le cose vanno male ne ho paura.
RispondiEliminama è una forza, va!
RispondiEliminaIo sto sempre lì, zippata a mogognare ed agitarmi col cervello: tici tic tic: du palle!
Fai fai, che è meglio! :-)
eh, anch'io ultimamente mi limito a pensare.
RispondiEliminaQuando avevo questa smania, io spostavo i mobili. Avevo una vicina di casa amicissima e ci si metteva in due. Prima li spostavamo a casa mia e poi a casa sua. Mio padre temeva l'effetto Fantozzi ( presente quella scena in cui lui torna a casa distrutto, va in camera da letto e si fionda nel letto, ma sbatte il grugno in terra, perché la signora Pina aveva diviso i letti?).
RispondiEliminaOra non posso più. La casa è piccola per la roba che ho. Sembra un puzzle.
ecco, nemmeno io posso più spostare i mobili, per le stesse ragioni tue.
RispondiEliminaMenomale, che poi alla mia età ti viene l'ernia del disco, come a me.
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