venerdì 14 dicembre 2007

il paese dei balocchi

balocchi

 immagine presa da www.maranola.it

 

Alle soglie della scadenza per la presentazione delle domande relative al decreto flussi 2007, mi ha stupito osservare a quanta gente che conosco è stato chiesto, come favore, di presentare domanda in qualità di datore di lavoro per favorire l’ingresso di un lavoratore immigrato.

E il favore è stato chiesto pur sapendo che – in questi casi -  presentare la domanda implicava una dichiarazione falsa e quindi, credo, un reato.

 

Premetto che non sono in alcun modo “anti-immigrati”, e non intendo entrare nel merito se le leggi sull’immigrazione siano giuste o sbagliate.

Ciò che mi ha deluso è stato vedere come persone straniere serie, affidabili, oneste e che lavorano da mattina a sera possano trovare così naturale aggirare le leggi italiane.

 

E lì mi sono resa conto che questa è, ne più ne meno, l’immagine dell’Italia, sia internamente che verso l’estero: un paese dove tutto è lecito, dove le leggi sono pro-forma, e dove dichiarare il falso è ordinaria amministrazione.

 

Del resto, Berlusconi docet. Ma non solo lui, questo è il problema.

Bah.

22 commenti:

  1. i agree. ormai siamo una barzelletta planetaria. e diventa difficile risultare seri e credibili...

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  2. Per esperienza, ti assicuro che il far entrare uno straniero in Italia con i documenti in regola è quasi un'odissea. Aggiungo anche che chi firma per prendersi in carico uno straniero, in caso di scomparsa di qust'ultimo, rischia fino a tre anni di prigione.

    Il problema è sempre lo stesso: quelli "buoni" stanno fuori, quelli "cattivi" scorazzano per il nostro amato paese...

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  3. ha ragione Budo.

    quelli che lavorano dalla mattina alla sera non riescono in alcun modo a mettersi in regola.

    o c'è l'imprenditore che gli fa un acontratto oppure niente.

    conosco persone disperate perquesto e sono bravissimi.



    i delinquenti poi si sa che entrano e circolano.

    riguardo la credibilità, ho letto della ricerca americana.

    subito ho pensato che sarebbe meglio per loro guardare in casa propria.

    con calma concordo che non hanno tutti i torti.

    buona domenica

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  4. Beh, c'è pure il rovescio della medaglia: la legge in vigore prevede per i lavoratori domestici un limite minimo di 25 ore settimanali per poter ottenere il permesso di soggiorno. Sai dalle mie parti quante sono le persone messe in regola per almeno 25 ore? Lo 0,84 per cento: ed il bello è che alcune di queste hanno persino domicilio e/o residenza presso il datore di lavoro (molte sono badanti). Già, anzichè pagare contributi è meglio spenderli in cellulari, navigatori, griffes, ecc.ecc.

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  5. e' una nostra caratteristica oramai, le regole a spanne, le leggi a kilometri. Ed un pazzo che urla cazzate, tutti i giorni.

    Uno dei piu' ricchi al mondo in un paese statalista e comunista. La sua testa.

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  6. già...non solo lui,purtroppo...il che vuol dire che a questo punto siamo veramente messi male!

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  7. Questa è l'immagine che hanno dell'Italia.

    Ed il brutto è che è pure quella giusta :(

    Leela

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  8. pioggiainfaccia, che dire almeno facciamo divertire gli altri...



    budo, non sapevo del rischio di carcere. a maggior ragione, la richiesta di firmare per stranieri sconosciuti (che è capitata a molta gente, compresa la sottoscritta) è assurda.



    rosa, non ho letto della ricerca americana,. adesso la cerco su internte.



    masso, però, a essere obiettivi, quale è la famiglia che può permettersi di avere un lavoratore domestico per 25 ore alla settimana?

    ammetto la mia ignoranza sul tema, ma se fossero possibili, che ne so, "pool" di famiglie che si dividessero le 25 ore, forse sarebbe più semplice metterli in regola (se è possibile, allora come non detto).



    slasch, e quando le cose non sono a spanne, sono contorte. per esempio, perché non fare direttamente una "sanatoria", anziché tutto 'sto casino con il decreto flussi?



    leela, ecco, non è l'immagine. è la realta.

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  9. angela, siamo messi male, ma il problema è che, come disse qualcuno, il peggio non è mai morto.

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  10. Infatti le ore sono cumulative (ad esempio, mia mamma e mia sorella versano ognuna le proprie due ore si stiratrice polacca...) Per questo è ancora più grave che il 99,16% non ci arrivi (la stiratrice citata, ad esempio, va 5 giorni la settimana dalle 12 alle 17 a far mangiare e far fare merenda ai figli di un assicuratore, che peraltro non pare accorgersene, diciamo così, ai fini previdenziali...)

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  11. Hai visto anno zero l'altra sera?

    Certo che siamo comunque messi male! E ci si profila un futuro assai grigio! Paese dell'Omino di Burro!

    :(((

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  12. masso, ma l'assicuratore la paga di più? perché non dimenticherei che ci sono casi di stranieri che lavorano per famiglie e preferiscono non avere i contributi pagati ma guadagnare di più.

    (provo a guardare anch'io l'altro della medaglia)

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  13. cgd, avevo iniziato a vederlo una sere di queste, ma poi ha fatto vedere dei filmato di beppe grillo (che mi irrita) e mi sono messa a fare altro. ma forse era la scorsa settimana. che si è detto nell'ultima "puntata"?

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  14. il paese delle belle leggi!

    che a volte ricordano il "comma 22" di heller, leggi difficili da rispettare perché troppo vincolanti o farraginose ed allo stesso tempo facili da scapolare, difficili da controllare e, per le infrazioni, pene severissime che non verranno mai applicate.

    c' è il carcere per chi utilizzata lavoratori extracomunitari non regolari ... avete notizia di qualcuno che, per questo, sia finito dentro?

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  15. se non si finisce in galera per reati molto più gravi, cosa vuoi che sia impiegare un immigrato non regolare?

    qualche tempo sono stata a un convegno su un altro tema e uno dei relatori ha detto esattamente ciò che hai detto tu: abbiamo centinaia di leggi, leggine, regole, regoline, regolette e così non si riesce a controllare nulla.

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  16. Comunque non ci facciamo troppi complessi. Io sono dovuta venir via da Bruxelles perchè pur avendo vinto - e bene - un concorso avevo bisogno di una forte raccomandazione, per restare. Che non avevo e non volevo.

    Leela

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  17. Non mi stupisce più di tanto sapendo dalla badante di mia mamma una persona che più onetsta di così non si può, come si vive o non vive nel suo paese... Giulia

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  18. credibili non siamo. e le nostre leggi in tema di immigrazione lasciano molto a desiderare..

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  19. Infatti: troppe leggi e troppo inapplicabili. Il primo esempio banale è quello che riguarda le cinture di sicurezza o l'uso del cellulare: quanti milioni di occhi ci vorrebbero per controllare SERIAMENTE e CONCRETAMENTE una quarantina di milioni di veicoli?

    Allora succede che ci vada di mezzo solo chi ha la sfortuna di essere nel punto sbagliato nel momento sbagliato: chè tanto, per i trasgressori abituali,poco o nulla cambia. E cresce la rabbia, oltre che la sfiducia: per questo poi la gente crede ai vari pifferai magici.

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  20. leela, stento a crederci. al di là della serietà "reale", rimane il discorso dell'immagine.



    giuba, credo di non essere del tutto d'accordo: la miseria e la povertà non giustificano l'illegalità.



    mammaepoi, sfido chiunq

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  21. ooops, proseguo:

    mammaepoi, sfido i comuni morali a capirci qualcosa, sulle nostre leggi.



    masso, però se qui ci fosse la "cultura" del "rispettiamo le leggi", il problema non si porrebbe: una cosa è proibita e, controlli o non controlli, non la si fa, punto.

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  22. perfettamente d'accordo: credo che il rispetto delle regole sia il fondamento stesso della civile convivenza....

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