venerdì 2 maggio 2008

Sfaccendati

 

Ancora sulla vicenda dei redditi che girano su internet, che ormai è diventata un tormentone, noto che il Sole 24 Ore ha addirittura pubblicato le istruzioni per rintracciare i file nel dark side of the net.

Con tanto di note e precauzioni, fra cui: Innanzi tutto, i file sono stati distribuiti originariamente dall'Agenzia delle Entrate in un formato "solo testo". Questo vuol dire che chiunque può aver modificato il file originale prima di inserirlo nella rete eMule, per esempio, cambiando la cifra del proprio reddito e moltiplicandola (o dividendola) per 10.

 

Ma chi è più sfaccendato? Colui che va a modificare i file o colui che ha l’idea che un altro possa farlo e subito si preoccupa di avvertire gli sprovveduti?

 

(a ben vedere, la sfaccendata forse è la sottoscritta, che a quest’ora non solo legge le notizie, ma poi le mette anche sul blog)

 

 

19 commenti:

  1. Ho letto ieri le dichiarazioni del Generale Speciale: "Hanno avvelenato i pozzi, ora i cittadini saranno a rischio rapimento".

    Come se le organizzazioni criminali avessero bisogno di spulciare gli elenchi delle Agenzie delle Entrate per decidere chi, eventualmente, rapire.

    Personalmente non sono particolarmente curiosa e non ho scaricato alcunchè. Va anche detto che non mi infastidisce minimamente il fatto che sia resa pubblica la mia dichiarazione dei redditi.

    RispondiElimina
  2. infatti, i rapitori da sempre sanno perfettamente chi rapire o meno, così come i ladri sanno quale casa svaligiare.

    agganciandomi al mio post precedente: poco fa sono andata a sbirciare il blog di grillo, e c'era tanto di sproloquio sulla vicenda. Anche lui scrive che adesso la gente potrà essere rapita ecc, ovviamente con tanto di insulti al governo uscente. A me ciò che infastidisce di più è la contestazione fine a se stessa, specialmente quando avviene su cose di poca importanza e riflette una totale mancanza di coerenza.

    RispondiElimina
  3. alla facciazza del minimo di PRAIVASI che ci era rimasta, tra l'altro, perchè sto cretino del politico impronunciabile ha pure avuto il coraggio di sostenere che non c'è niente di male a rendre pubblici i dati no?

    no, certo...che male c'è, ci sono solo: data di nascita, residenza esatta e guadagni....no no, niente di male certo.

    O______O



    Bibi

    RispondiElimina
  4. bibi, mah, forse sono superficiale, ma la cosa non mi è parsa così grave. capisco la tutela della praivasi (soprattutto riguardo alla data di nascita, nel mio caso!), ma non concordo con il discorso che le persone possano diventare oggetto di rapimento.

    RispondiElimina
  5. Io non capisco tutto questo polverone, In Finlandia per sapere il reddito del proprio vicino basta una telefonata.

    Perchè invocare la privacy, si chiama dichiarazione ed è un atto formale e obbligatorio che ogni cittadino deve allo stato.

    Il reddito dichiarato è richiesto infatti in molte pratiche burocratiche e l'omissione comporta l'esclusione da graduatorie e/o accessi a servizi,

    lo richiedono in banca, quando cambi lavoro e in mille altre occasioni.

    Dichiarazione e privacy proprio non vedo il nesso, diciamo che chi non ha nulla da nascondere tanto o poco non ha paura di mostrare alla società il suo reddito annuale, certo che se dichiari 10000 euro all'anno e hai la ferrari in garage il tuo vicino si incazza altro che rapitori!!!

    RispondiElimina
  6. umm...no, non mi pare gravissimo, questo decisamente no, però: dopo che hai fatto di tutto per avere una legge che tuteli i tuoi dati personali, dopo che anche per andare a comprare la carta igienica ti fanno firmare il consenso al trattamento dei tuoi dati, dopo che si è istituito un garante e lo si paga per garantire....dopo tutto questo, se vuoi rendere pubblici i miei dati senza dirmi un cacchio, almeno togli tutte ste scartoffie/obblighi/leggi e chi s'è visto s'è visto, perchè altrimenti hai appena commesso un reato.

    e poi a me sinceramente non va che i miei dati siano a libera disposizione di chiunque, è una questione mia privata, cioè, potrò ancora avere un briciolo di privato, di cosa solo mia che decido io a chi farla sapere o no?

    ecco, son questi i motivi per i quali trovo che il gesto compiuto sia stato una gran cazzata.

    non grave, no. ma quantomeno un controsenso e un'invasione del mio piccolo ultimo privato rimastomi...

    :))

    Bibi

    RispondiElimina
  7. Non sapevo se essere favorevole o contrario alla pubblicazione degli elenchi, ma il gen. Speciale mi ha convinto: siccome lui è contrario, io sono favorevole (infatti, sono contrario, per principio, a qualunque cosa dica o faccia il sen. - ex gen - Speciale).

    Poi, che un ex comandante della Finanza usi espressioni come "adesso aumenteranno le delazioni" mi fa la stessa impressione del Papa che se la prendesse con l'eccessiva ingerenza del Vaticano, oppure di uno stupratore che lanciasse l'allarme sicurezza nelle città.

    RispondiElimina
  8. @bibibrici: chiariamo una volta per tutte quelli che, secondo la legge, ma anche secondo la logica, sono i dati sensibili: quelli idonei a rivelare l'origine razziale o etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale di una persona.

    e questi sono quelli che non debbono essere collezionati, né tantomeno diffusi, salvo consenso del detentore.

    Tutto il resto sono dati che possono, e secondo me debbono essere pubblici.

    Tanto per la trasparenza della vita pubblica. I malfattori hanno ben altri sistemi per venire a conoscenza delle reali possibilità economiche di chiunque, a prescindere da quello che dichiarano al fisco.

    RispondiElimina
  9. quoto seven.

    a me che i dati sulla mia dichiarazione siano pubblici non me ne frega niente.

    RispondiElimina
  10. MauroPiardi scusami ma le idee chiare le ho, semplicemente ho anche un'opinione diversa dalla tua, mentre invece credo tu abbia fatto confusione con un'altra legge, perchè il testo della legge 196 ovvero il Codice in materia di protezione dei dati personali (e non sensibili quindi), all'articolo 2 comma 1 recita così:

    "Il presente testo unico, di seguito denominato "codice", garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle liberta' fondamentali, nonche' della dignita' dell'interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identita' personale e al diritto alla protezione dei dati personali."

    quindi scusa, i dati personali quali sarebbero se non quelli anagrafici e di residenza? (che tra l'altro sono ben specificati nello stesso testo di legge)

    Poi ognuno la pensa come vuole, a me che tutto ciò che mi riguarda venga reso pubblico non va, a te invece va benissimo e questo è pacifico, ma finchè c'è una legge che DOVREBBE tutelarli questi dati, se i miei vengono resi pubblici senza che io abbia dato il consenso, allora è stato commesso un reato.

    Bibi

    RispondiElimina
  11. Scusate, ma fermo restando che la penso esattamente come Mauro, voglio aggiungere una considerazione non giuridica, ma "ideologica", puntata verso il qualunquismo, se vogliamo: non è che la cosa abbia avuto questa risonanza (la stessa, ingigantita su scala nazionale) che ha quando i quotidiani locali in passato pubblicavano quelle dei cittadini, in modo tale da scoprire che un modesto impiegatuccio dello Stato mangiava in testa a fior di professionisti, commercianti ed autonomi? Per dire, un mio collega di pari (infimo) grado mio era, nel suo paese, tra i primi dieci contribuenti: con il piccolo particolare che lui gira su una Golf comperata a rate-tasso 0, mentre nel paesello abbondano vetture da 50mila € in su, sotto le nobili chiappe di nullatenenti o quasi...Alias, la gazzarra è scoppiata perchè sono stati messi in piazza redditi di noti fustigatori assai meno francescani di quanto facciano credere (nonsoloGrillo).

    Io sapevo che in base al DPR 600, le dichiarazioni dei redditi hanno carattere di pubblicità, e non credo che le norme successive abbiano mai innovato in materia, se non nelle interpretazioni ardite di cavillosi giuristi.....

    RispondiElimina
  12. Masso57: a dire il vero, Grillo ne esce "pulito", con la sua dichiarazione multimilionaria. Non sono d'accordo con lui, ma non lo si può accomunare ai delinquenti/furbetti o agli ipocriti.

    RispondiElimina
  13. Masso, mi hai fatto venire in mente le risate che ci siamo fatti quando anni fa il mio babbo, capufficio tecnico nonchè onesto lavoratore dipendente, risultava essere tra i maggiori contribuenti del paese, dichiarando assai più del fior fior di industriali, professionisti e notabili plurivilledotati.



    per dire.

    RispondiElimina
  14. poveri ricconi!

    :)))

    RispondiElimina
  15. buongiorno scambi di opinione a parte è anche bello discutere tranquillamente ogni tanto, e darsi il buongiono :)

    Bibi

    RispondiElimina

  16. la praivasi secondo me non c'entra nulla; i dati personali sono a disposizione di chiunque, tranne ovviamente i dati sensibili.

    altrimenti, ci si potrebbe in teoria rifiutare di dare cognome ed indirizzo a chi ti deve mandare un taxi.

    se i redditi siano o meno dati sensibili lo ha stabilito la legge: non lo sono. secondo me, a giusta ragione.



    se c'è un'evidenza in tutto questo polverone è che ci si è scandalizzati del metodo, e non della realtà dei fatti: ovvero, in Italia (quasi) nessuno dei veri benestanti dichiara il vero al fisco. nero su bianco. verificabile da chiunque abbia voglia di andare a vedere il reddito dell'odontotecnico in mercedes.

    RispondiElimina
  17. Standing ovation per Beba!

    P.S. E buongiorno a tutti/e, ovviamente... ;-)

    RispondiElimina
  18. i dati pubblicati erano già pubblici, in verità: bastava andare all' agenzia delle entrate oppure al comune e visionarli.

    troppa fatica per farsi i cavoli del vicino di casa.



    io, visto che me li servivano su piatto d' argento e sono curiosa come una scimmia, mi sono fatta i cavoli dei conoscenti suvdotati (ma non solo) che sospettavo essere evasori fiscali.

    bene: lo sono, visto che dichiarano anche meno di 10 mila euro l' anno, poracci.

    ma ora che ne ho la certezza, co st' informazione che ci faccio?

    RispondiElimina
  19. buonasera a tutti/e. anzi, vista l'ora, buongiorno in anticipo per domani.

    RispondiElimina