a salire è una fatica unica. e anche se sai che, se scivoli, sta all’altra persona non mollare la corda che ti tiene, è sulle tua braccia e sulle tue gamba che conti. e questo ti dà la sensazione di avere il controllo della situazione.
a scendere è il contrario: non ti tieni a niente, l’altra persona pian piano lascia andare la corda e tu sei lì, semplicemente appesa. ti rendi conto che la tua vita in quel momento è nelle mani dell’altro, e ciò è ancor più evidente quando per un attimo guardi giù. e dopo aver guardato giù ti rilassi, e ti affidi completamente all’altro: in quel momento, nulla dipende da te. è a dir poco fantastico.
sabato 2 luglio 2011
del controllo e del non controllo
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per poco tempo
RispondiEliminapoi si riappoggiano i piedi al suolo
ciao
infatti...
RispondiEliminavedo che non l'hai ancora trovato, lo psic quello bravo....
RispondiEliminadovrei provare
RispondiEliminala fatica corrisponde al controllo e la non fatica all'assenza di controllo.
RispondiEliminabe', questo mi fa riflettere e non poco, se applichiamo il concetto alla vita, cara Isi alpinista...
parole sante ragazza, cerca però di non ingrassare
RispondiEliminaNon ce la farei mai...che ciò dica qualcosa sulle mie ansie da "controllo"???? ;-))))
RispondiElimina...fastidioso a dir poco, già!
RispondiElimina:)))
Soprattutto sa l'altro ci sa fare e gli ancoraggi sono più che buoni.
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